Programma diocesano per l’anno 2008/09

La natura relazionale degli affetti provoca a riconoscere la profonda verità di una caratteristica peculiare dell'essere umano: gli esseri umani sono 'esseri relazionali'. Tutto ciò non si spiega dentro ad una prospettiva individualistica ma solo attraverso un incontro con l'altro: «Da un'esistenza dove l'io è accanto al tu, ad un'esistenza dell'uno per l'altro; da un'esistenza incentrata su se stessa ad una che si spende per l'altro. E' la logica del servizio e dell'amore!... Il vivere per amore, solo per amore, è il paradigma cristiano dell'esistenza dell'uomo chiamato a plasmare la sua identità nel continuo donarsi, in ogni dove. Di conseguenza, il rapporto personale con l'altro diventa possibilità di crescita non solo nella fede, speranza e carità, ma anche nella pazienza, nella fiducia, nei profondi valori e virtù che fondano la scelta cristiana» (Con Cristo sui sentieri della Speranza. Progetto di pastorale giovanile, pag. 30).

      In questa prospettiva, la vita affettiva, anche se fragile, e proprio attraverso la propria fragilità, rimane valore. Ciò vale in particolare per la famiglia che è luogo per eccellenza generativo di affetti: ogni suo componente impara in essa gradualmente a vivere le relazioni.

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