Giornata mondiale per la Pace: “Beati gli Operatori di Pace”

Presente il nostro Vescovo e una folta rappresentanza della nostra diocesi.

Sentirsi responsabili

 
Lunedì 31 dicembre sera, a Lecce la 45ª marcia anche nel ricordo di mons. Tonino Bello.

Pomeriggio intenso: dalle 17 alle 24, ben sette ore di riflessione, preghiera e testimonianze, sul tema scelto da Benedetto XVI per la Giornata mondiale del 1° gennaio:‘Beati gli operatori di pace’. Sobrietà, solidarietà, educazione e stili di vita: sono questi i temi al centro della 45ª Marcia nazionale per la pace organizzata da Ufficio Cei per i problemi sociali e del lavoro, arcidiocesi di Lecce, Azione Cattolica, Caritas italiana, Pax Christi, con il patrocinio del Comune di Lecce. La marcia vuole essere ‘una risposta concreta degli uomini di buona volontà all’invito che il Papa rivolge affinché tutti si sentano responsabili riguardo alla costruzione di un’unica e grande famiglia umana’.

La soddisfazione dell’arcivescovo. ‘È la seconda volta che la Marcia si tiene qui a Lecce, segno che a noi viene chiesto un impegno maggiore per la pace perché siamo l’avamposto verso l’Oriente, dove invece la pace fa molta fatica a radicarsi. La pace non è la semplice assenza di guerra, ma è il benessere, il vivere serenamente; la pace è la settima beatitudine che s’incontra con la disponibilità degli altri’. C’è soddisfazione nelle parole di mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo di Lecce: quella di una diocesi intera che si prepara ad accogliere pellegrini da ogni parte d’Italia. Per la seconda volta, dopo l’esperienza del 1995, quando il tema fu: ‘Diamo ai bambini un futuro di pace’. ‘Tutta la diocesi – spiega mons. D’Ambrosio -, è impegnata per dare la massima accoglienza: abbiamo chiesto aiuto alle strutture ecclesiali e alle famiglie, grazie all’impegno di tutte le realtà diocesane’.

Il modello: don Tonino. Nel parlare della Marcia, dei significati e dei modelli, ha detto mons. D’Ambrosio, ‘non posso non citare uno di questi modelli, sia per la forza profetica delle sue parole e della testimonianza della sua vita, sia per un singolare rapporto di amicizia che mi ha legato a lui. Parlo del nostro don Tonino Bello, il vescovo autentico operatore di pace. Venti anni fa nel mese di dicembre 1992, con la debolezza e fragilità di un corpo minato e dilaniato dal male, non si è arrestato e ha guidato una marcia silenziosa ma fortemente eloquente nella martoriata e dilaniata città di Sarajevo. È da leggere anche in questo anniversario e nel ricordo di questo uomo, servitore della pace vera, la scelta della città di Lecce e del suo Salento per la Marcia. Lo sentiremo accanto in questa avventura che ci apprestiamo a vivere, e guarderemo a lui come a un modello autentico di operatore di pace’.

Sobrietà e carità. ‘I partecipanti alla Marcia – spiegano gli organizzatori – saranno protagonisti di una festa di capodanno diversa, alternativa, all’insegna della solidarietà’. Il momento conviviale sarà sobrio: panettone e spumante, all’insegna della semplicità. ‘L’equivalente del ‘cenone di san Silvestro’ – aggiungono – sarà devoluto a favore degli ospiti del carcere di ‘Borgo san Nicola”.

Il programma. Ben cinque i vescovi presenti, tante le personalità che offriranno il loro contributo e la loro testimonianza. Il programma prevede un percorso di circa tre Km, che partirà, alle ore 17, dalla parrocchia di santa Maria delle Grazie in Santa Rosa e si concluderà in cattedrale. Qui, alle 22.30, è prevista la Messa, presieduta dall’arcivescovo D’Ambrosio e trasmessa in diretta nazionale su Tv2000. L’accoglienza iniziale sarà garantita dall’Azione Cattolica di Lecce attraverso i ragazzi dell’Acr. Prima tappa, la preghiera per l’ecumenismo nella parrocchia santa Maria delle Grazie in Santa Rosa, con la partecipazione di rappresentati ortodossi ed evangelici e dell’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Seconda tappa sarà piazza Ludovico Ariosto, con il ‘Momento d’annuncio: annunciare il Vangelo della pace’, presieduto dal vescovo di Pavia, mons. Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi. Prevista anche la testimonianza su don Tonino Bello del vescovo emerito di Ivrea, mons. Luigi Bettazzi, già presidente di Pax Christi. La Marcia ripartirà verso piazza Mazzini dove ci sarà il ‘Momento della denuncia: stili di vita, sobrietà e carità’, presieduto dall’arcivescovo Giuseppe Merisi, presidente di Caritas italiana, con la ‘Testimonianza sui conflitti dimenticati’ di Paolo Beccegato, di Caritas italiana. Quindi la Marcia giungerà in piazza Sant’Oronzo, dove è previsto il ‘Momento della rinuncia: Educare alla pace’, presieduto dal vescovo Domenico Sigalini, assistente generale di Azione Cattolica. La ‘Testimonianza sulla partecipazione dei laici’ è affidata a Ilaria Quarta, responsabile del settore giovani dell’Ac leccese. Alle 21, tavola rotonda nella chiesa di sant’Irene, sul tema ‘Tra diluvio e arcobaleno’ Primavera araba e Mezzogiorno’. Modera Rosa Siciliano, direttrice della rivista ‘Mosaico’. Saranno presenti p. Paolo Dall’Oglio, fondatore in Siria della comunità monastica del Khalil, e Mario Signore, già docente presso l’Università del Salento.

a cura di Salvatore Scolozzi (Lecce)