Sullo “Space shuttle” della diversità

Agnese Amenduni

Anche quest’anno l’Oratorio estivo è stata un’esperienza bellissima. Il tema “Space Shuttle”, tratto dal cartone animato “Toy Story”, è stato lo spunto per raccontare ai bambini l’esperienza della diversità, sperimentando il confronto delle varie culture per un arricchimento reciproco.
L’astronauta Buzz, dopo un lungo viaggio è approdato sulla terra in compagnia dei suoi nuovi amici, conosciuti sui diversi pianeti del sistema solare, ognuno di essi caratterizzato da una forma e un pensiero differente, ma accumunato dal desiderio di stare bene insieme.
Al nostro Oratorio estivo si sono iscritti, quest’anno,130 bambini di scuola elementare e media, guidati da 22 animatori, una coordinatrice e dalla costante presenza spirituale del nostro Parroco. 
L’organizzazione è stata molto curata; gli animatori hanno partecipato ad un corso di formazione che li ha preparati ad animare i laboratori programmati: art-attack, giocolandia, musica, teatro, ballo e alcune attività sportive.
Particolarmente curato dal nostro parroco è stato l’aspetto spirituale; ogni giorno, al momento dell’accoglienza dei bambini in chiesa e a conclusione delle attività, leggeva e commentava un piccolo brano del vangelo, accompagnato da un canto di lode al Signore.
I risultati dell’esperienza estiva sono stati del tutto soddisfacenti, sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati andando incontro alle esigenze delle famiglie ma, soprattutto, dando la possibilità ai bambini di divertirsi in un luogo sano in cui le relazioni, il rispetto reciproco, il dialogo e l’ascolto sono state prerogative fondamentali in un’atmosfera di gioia e allegria.
Grande soddisfazione per noi, infine, è stata la possibilità di accogliere bambini bielorussi e di prenderci cura di bambini con disabilità, in particolare un non vedente.
Noi animatori abbiamo apprezzato molto l’esperienza dell’oratorio perché ci ha fatti crescere nell’amicizia e nella gioia di stare insieme.