É bello con te, Gesù!

Giuliano Robert

Amicizia, libertà e gioia sono le tre parole tradotte in esperienza che i 26 ragazzi/e, prossimi al sacramento della Cresima, della parrocchia B.M.V. Immacolata di Terlizzi, hanno vissuto dal 26 al 30 giugno nel campo-scuola a Castelpetroso (IS) presso, l’imponente e immerso nel verde, Santuario di Maria Santissima Addolorata.
Don Roberto De Bartolo, parroco, ha guidato il gruppo a soffermarsi su alcuni aspetti e modi in cui ciascuno di noi deve vivere in rapporto con gli altri sull’esempio della vita di Gesù: Amico, uomo Libero e uomo della Gioia.
Gesù Amico: una riflessione semplice per i ragazzi che vivono intensamente in questa fase della vita l’esperienza dell’amicizia. Gesù è l’Amico che ci chiama per nome, che vuole starci accanto, ci accoglie così come siamo, con i nostri pregi e i nostri limiti.
Gesù uomo Libero: cos’è la libertà per Gesù? È dono, è capacità di ascoltare e compiere la Missione affidatagli dal Padre. E per un ragazzo cos’è la libertà? È poter credere in se stesso, è la fiducia che gli adulti hanno in lui, è la promessa di esprimere le proprie capacità, di appassionarsi per ciò che veramente vale!
Gesù uomo della Gioia: a tutti è stato chiesto di raccontare un momento di intensa gioia vissuto nella propria vita con l’intento di trasformare quella gioia da personale a comunitaria. Infatti, la gioia è così grande che non si può contenere e per sua natura deve essere comunicata agli altri. Nello stesso modo e intensità la notizia più gioiosa che ha contagiato prima i discepoli e poi l’umanità è la Resurrezione di Gesù, la sua vittoria definitiva sul peccato e sulla morte.
Tanti i momenti giocosi e gioiosi vissuti, ma anche intensi come quello vissuto con l’arcivescovo, della Diocesi di Campobasso-Bojano, Mons. G.M. Bregantini che ha condiviso con i ragazzi brevi pensieri sul Sacramento della Cresima riferendo poi con emozione di aver testimoniato per la causa di beatificazione di don Tonino Bello.  
Interessanti le escursioni a Roccamandolfi, piccolissimo borgo di origine longobarda, la visita della città di Isernia e il bellissimo pomeriggio trascorso a Campitello Matese.
I ragazzi hanno vissuto intensamente l’esperienza del campo con gioia e stupore, gareggiato con fair play ai giochi proposti, svolto i compiti loro assegnati impegnandosi a turnazione nei servizi del refettorio, della cucina, degli ambienti comuni e dei momenti liturgici; ballato, cantato e fatto festa, esprimendo, infine, il desiderio di ripetere nel futuro questa bella esperienza di amicizia.