Tre parole per un’estate al top

di Franca Giammario

Le tre parole che hanno caratterizzato l’esperienza estiva vissuta da ragazzi, giovani e adulti nella parrocchia Santa Famiglia di Molfetta, sono state: serenità, relazione, spiritualità.
La prima è sinonimo di letizia, allegria, gioia e anche calma  se si pensa  al mondo adulto quasi sempre preso da ansia, stress e impazienza. 
Per i ragazzi la serenità, è risaputo, ha il volto dell’allegria tipica dello stare insieme nel gruppo, la si è sperimentata in due fasi; la prima negli spazi parrocchiali, con “l’estate ragazzi” , la seconda col campo scuola, in luglio, a Carpignano in provincia di Avellino.
Riguardo la seconda parola, la relazione, i ragazzi attraverso il gioco e le attività programmate in tema, hanno riflettuto, nell’estate ragazzi, sul valore della parola e sul giusto uso della stessa che diventa chiave, “passepartout”, di relazioni significative con tutto quanto li circonda, a cominciare dal gruppo dei coetanei.
In un mondo dove oggi si preferisce isolarsi in compagnia dei mezzi tecnologici, la parola promuove, non solo nei ragazzi, condivisione di doni preziosi che ciascuno possiede e permette di “Volare alto”, tema del campo scuola, superando paure ed ostacoli che possono frenare il cammino in salita intrapreso (temi tratti dalla favola “La gabbianella e il gatto”).
La spiritualità, terza parola, è consistita nella lettura di passi del vangelo e di semplici preghiere scaturite giorno per giorno. É stata stilata anche una raccolta quale dono da portare con se’ come ricordo ma anche come inizio di una relazione con dio, spontanea e gioiosa. 
I giovani del movimento missionario, col progetto “periferie in movimento”, hanno voluto rispondere all’invito del papa sull’urgenza dell’andare nel territorio, in particolare nelle periferie spesso emarginate, per portare segni di condivisione e speranza.
Pertanto hanno racchiuso le tre parole dell’estate in una sola: il “dono di se”, a bambini, giovani, ragazzi e adulti, con  giochi di strada coi più piccoli, partite a calcetto per ragazzi e giovani e, infine, serate musicali e teatrali, con attori di grido, per adulti e non solo. Sempre per quest’ultima fascia d’età un’attività fisica, “lo yoga della risata”, ha raccolto grande consenso in quanto tecnica ad hoc per alleviare stress e tensioni, oggi più che mai diffusi.
In quanto alla spiritualità ai giovani è piaciuto coinvolgersi in momenti di preghiera, aperti a tutti, al “molo pennello”, dove è collocata la statua della Madonna. Sotto il suo sguardo ci si è raccolti in alcune serate per la recita del rosario missionario, guardando alla nostra vita e a tutte le periferie del mondo.
Nell’oasi di pace, Assisi, gli adulti della comunità hanno in tranquillità svolto il campo scuola esaminando le loro relazioni di coppia, sociali, e soprattutto con Gesu Cristo.
Guardando al prossimo convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Firenze in novembre e il cui tema è “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, il gruppo adulti è stato invitato a prendere coscienza di quanto le relazioni, a cominciare da quelle affettive, siano oggi minate da vecchie e nuove povertà, da mancanza di giustizia, da superficialità e da isolamento che porta  moltissimi alla sfiducia in sè stessi e nel futuro.
Bisogna fermarsi a riflettere, a guardare a Gesù, l’uomo nuovo che rende tutti e soprattutto i cristiani, uomini nuovi per una società migliore e veramente a misura d’uomo. Un uomo nuovo appunto non dimenticando che “chiunque segue Cristo, uomo perfetto, si fa’ lui pure più uomo (Vaticano II, GS 41).