I pastorelli di Fatima canonizzati da Papa Francesco

13 maggio 2017

Saranno proclamati santi il 13 maggio Francesco e Giacinta Marto, i due pastorelli di Fatima. Ad annunciarlo è stato il Papa, durante il recente Concistoro ordinario pubblico I due “pastorinhos”, beatifi cati 17 anni fa da Giovanni Paolo II, verranno quindi annoverati nell’albo dei santi proprio in occasione del viaggio apostolico del Papa a Fatima. Il Santo Padre, nel corso della sua visita in Portogallo in occasione del centenario delle apparizioni mariane (1917-2017), li eleverà al culto della Chiesa universale durante la celebrazione eucaristica prevista nel piazzale davanti al santuario di Fatima. È a Giacinta e Francesco, che allora avevano nove e dieci anni, che insieme alla cugina Lucia dos Santos apparve la Madre di Dio il 13 maggio 1917 e riapparve loro ogni 13 del mese fino all’ottobre di quell’anno.

II 13 Maggio 2010 il Papa emerito Benedetto XVI si trovava pellegrino a Fatima e durante la sua omelia nella Cova D’Iria voile lasciare un prezioso messaggio per tutto il mondo: “Tra sette anni tornerete qui per celebrare il centenario della prima visita fatta dalla Signora venuta dal Cielo Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle Apparizioni affrettare il preannunciato Trionfo del cuore immacolato di Maria a gloria della Santissima Trinità”.
Si ritiene quindi opportuno ripercorrere in breve la storia delle apparizioni e le parole lasciate dalla Madonna. Detto questo ci si domanda quale sia il messaggio di Fatima per l’uomo d’oggi, che cosa ci si deve aspettare da un pellegrinaggio a Fatima? In questo periodo storico, tanto turbato dai venti di guerra, dal terrorismo, dall’odio, Lei, la Donna Vestita di Sole, ci dà una risposta storica. Con sollecitudine materna, quasi con insistenza, ci insegna che con la preghiera e la penitenza si può tornare a una vita di pace.
Sr. Lucia dos Santos scrisse, parlando dell’appello della Madonna al mondo da Fatima: “questo invito non vuole riempire le anime di paura, ma è solo urgente richiamo, perché da quando la Vergine Santissima ha dato grande efficacia al Santo Rosario, non c’è problema né materiale né spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere col Santo Rosario e con i nostri sacrifici. Recitato con amore e devozione, consolerà Maria, tergendo tante lacrime dal suo Cuore Immacolato”.  Non bisogna aspettarsi altro da Fatima. Pertanto, celebrare un centenario non vuole essere un puro ricordo o memoria di un avvenimento passato, ma un contributo qualificato per approfondire e attualizzare il messaggio mariano.

Prima apparizione 13 maggio 1917
Era una Signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua pura, attraversato dai raggi del sole più ardente. «Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi. «Volete offrirvi a Dio, per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori? Recitate il rosario tutti ì giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra».

Seconda apparizione 13 giugno 1917
«Voglio che diciate il rosario tutti i giorni. «Gesù vuole servirsi di te [Lucia] farsi conoscere e amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione ai Cuore Immacolato. A chi la abbraccia, prometto la salvezza; e queste anime saranno amate da Dio come fiori posti da me ad adornare il suo trono». Di fronte al palmo della mano destra della Madonna stava un cuore circondato di spine, il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, a chiedere riparazione.

Terza apparizione 13 luglio 1917
«Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. «Se ascolteranno le mie richieste [la consacrazione della Russia al mio cuore
Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati] la Russia si convertirà e si avrà pace. Diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa».
Dopo, i pastorelli videro al lato sinistro di Nostra Signora un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla Sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: «Penitenza, penitenza, penitenza!» «Il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. «Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà!»

Quarta apparizione 15 agosto 1917
«Voglio che continuiate a recitare il rosario tutti i giorni». E assumendo un aspetto più triste, raccomandò di nuovo la pratica della mortificazione dicendo alla fine di tutto: «Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’inferno, perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro».

Quinta apparizione 13 settembre 1917
All’improvviso la temperatura si è abbassata, il sole è pallido al punto che si vedono le stelle e un globo luminoso si è mosso lentamente e maestosamente in cielo. Appare poi la Madonna che dice: «Continuate a recitare il rosario per ottenere la fine della guerra. «In ottobre farò il miracolo perché tutti credano». E, cominciando ad elevarsi, scompare come al solito.

Sesta apparizione 13 ottobre 1917
«Voglio dirti che facciano in questo luogo una cappella in mio onore, che sono la Regina del Rosario e di continuare sempre a recitare il rosario tutti ì giorni». Aprendo le mani, la Madonna le fece riflettere sul sole e, mentre si elevava, il riflesso della Sua luce continuava a proiettarsi sul sole. Scomparsa la Madonna, apparvero, accanto al sole, San Giuseppe con Gesù Bambino e la Madonna del Rosario. Le nuvole si aprirono, lasciando vedere il sole come un immenso disco d’argento. L’immensa palla cominciò a ballare come una gigantesca ruota di fuoco. Si arrestò per un certo tempo per poi ricominciare a girare su sé stesso. Finalmente il sole tornò, zigzagando, al punto da cui era precipitato, restando di nuovo tranquillo e splendente.

​a cura di Cosmo Tridente
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