“Tutti connessi” al 24° campo estivo

a cura degli Animatori parrocchiali

Siamo giunti al 24mo campo estivo, un’esperienza soprattutto molto apprezzata dalle famiglie.
I ragazzi hanno frequentato l’Oratorio con molto entusiasmo, hanno partecipato ai laboratorio con interesse, esprimendo il meglio delle loro capacità creative. Quest’anno si sono iscritti 150 ragazzi di scuola elementare e media, con un valido gruppo di educatori adulti e 32 animatori giovani, ben motivati; la loro vivacità ha favorito la realizzazione di significativi laboratori molto apprezzati dai ragazzi.
Il tema del campo di quest’anno “Tutti connessi” ci ha posto una domanda: siamo o non siamo connessi in questa società in cui viviamo e cosa fare per esserlo?
Lo slogan, che tante volte ci siamo sentiti ripetere, trova già una risposta: “uno per tutti,tutti per uno”.
Considerando che viviamo in una società del tutto frantumata, sconnessa, a tutti i livelli: famiglia, scuola, politica, non di meno la comunità ecclesiale, la sfida vincente dunque è quella di un umanesimo con la persona protagonista, fondata sull’apertura all’altro, non chiuso in uno sterile individualismo. Il dialogo è la forma strategica migliore per ricostruire ciò che è sconnesso, diviso, molto si fatto e molto c’è ancora da fare.
Il dialogo tra le religioni, il dialogo in politica, il dialogo tra i popoli, la stessa comunità europea che con tanto impegno si è realizzata, non promette un futuro di pacifica convivenza. E allora…? Lo stesso Gesù prima di morire ha chiesto di volere l’unità “che siano una cosa sola” ma come raggiungerla?  
Il percorso che abbiamo fatto con i ragazzi mirava a far comprendere l’importanza di essere uniti, compatti, per raggiungere un sentire comune, per camminare insieme non escludendo nessuno come tante volte ci ha ricordato Papa Francesco.
I risultati non si possono raggiungere subito,ciò che è importante è l’aver seminato nel cuore dei nostri ragazzi i grandi valori della vita, l’unità, la comunione, la giustizia, la condivisione, la solidarietà.
Don Tonino Bello ci ha insegnato che il nostro impegno deve avere un obiettivo essenziale e cioè ricostruire l’unità della convivialità delle differenze, non per una casuale opportunità, ma per un decisa volontà di voler affermare nella società di oggi i veri valori della vita.