La luce e la pace

di Elisabetta Gadaleta



Ormai è passata una settimana dalla domenica trascorsa a Fatima, ma i sentimenti ed i ricordi sono ancora vivi in ognuno di noi…dopo la sveglia, clemente per orario, ci siamo recati nel piazzale del santuario vicino alla scultura di San Giovanni Paolo II, per l’atto di consacrazione delle famiglie e della diocesi al Cuore Immacolato di Maria.

Dopo la comune preghiera, abbiamo visitato l’esposizione museale dal titolo “Fatima Luce e Pace”, nella quale sono esposti degli oggetti donati al Santuario nei vari momenti della sua storia; sono a migliaia, piccoli o grandi, preziosi o meno, ma tutti possiedono un valore estimativo incalcolabile: ogni pezzo è stato offerto da gente conosciuta o ignota, da persone singole o da Comunità.

Nella prima vetrina è conservata la bellissima corona della Madonna di Fatima che viene posta sulla statua in Cappellina, soltanto nei giorni 13 di ogni mese da maggio ad ottobre. All’interno della stessa vi è incastonato il proiettile che trapassò il corpo di papa Wojtyla, nell’attentato di cui fu vittima il 13 maggio 1981, in Piazza S.Pietro in Vaticano. Vicino alla corona si trova l’anello che lo stesso pontefice donò alla Madonnina; si tratta di uno dei ricordi più cari ricevuti da Giovanni Paolo II, donatogli dal Card. St. Wszynsky all’inizio del suo pontificato. Tale anello fu offerto da Wojtyla alla Vergine con grande gioia e come segno di profonda ed eterna gratitudine.

Al termine della visita, sotto il caldo sole di Fatima, abbiamo partecipato alla Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Antonio Augusto dos Santos Marto, vescovo di Leiria-Fatima, concelebrata dal nostro vescovo Domenico. Al termine il vescovo Antonio ha rivolto degli affettuosi Auguri alla nostra comunità diocesana affidandola alla protezione della Vergine. Dopo il pranzo vissuto, come sempre in allegria, abbiamo visitato il magnificente monastero gotico di Batalha, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, dove si insediarono i domenicani a partire dal 1388. Successivamente ci siamo recati ad Alcobaça, sede di un importante monastero cistercense fondato dal re portoghese Alfonso I nel 1153. Dopo le due tappe abbiamo raggiunto la costa Atlantica della caratteristica cittadina di Nazarè, qui abbiamo trascorso qualche piacevole minuto sulla spiaggia piena di caratteristiche barche colorate.