Segni della sua presenza

Saluto di S.E. Rev.ma Mons. Domenico Cornacchia al Santo Padre, Papa Francesco.

Dopo l’omelia del Santo Padre, Mons. Cornacchia ha rivolto al Pontefice il corale abbraccio della diocesi, per questa visita a don Tonino che, “in piena sintonia con Lei, ha coltivato il sogno di una Chiesa povera e per i poveri”. “Venticinque anni fa, proprio in questo giorno, calava sulla nostra città un velo di profonda mestizia”, “per accompagnare il trapasso del Vescovo che profumava di popolo”. “Oggi l’atmosfera è diversa. Si respira aria di esultanza perché sentiamo che don Tonino è vicino a noi”. “Don Tonino non ci ha mai lasciati. Un segno della sua presenza è in ogni casa, nelle parrocchie e negli ospedali, nei bar e nei luoghi di lavoro, perfino nelle strade delle nostre città”.

La forza delle sue parole e della sua testimonianza è intatta e continua a germogliare. Ne è un esempio la visita del Santo Padre, evento eccezionale per la nostra terra, baciata da tanti segni della benedizione divina. Dopo averne elencati alcuni, Mons. Cornacchia ha ricordato un famoso aneddoto, raccontato in Cirenei della gioia: un bambino aveva definito il vescovo “quello che fa suonare le campane”. A don Tonino quest’immagine era piaciuta, perché avrebbe voluto davvero far “suonare le campane della gioia di Pasqua, le campane della speranza”. Per alimentare questa speranza, mons. Cornacchia ha invocato la benedizione del Padre Santo sulle nostre città. Nella complessità e criticità del presente, sarà un viatico per la ripresa fiduciosa del cammino di costruzione della pace.

Il testo del Saluto è integralmente leggibile sul sito diocesano (www.diocesimolfetta.it/papafrancescoamolfetta sezione: Discorsi e Documenti).