Vocazioni

I religiosi della Diocesi si incontrano per la giornata della vita consacrata

2 febbraio 2020

Domenica 2 febbraio, festa della presentazione di Gesù al Tempio, si celebra anche la 24^ giornata per la vita consacrata. Nella nostra Diocesi avrà luogo un incontro di spiritualità di tutti i religiosi e religiose con il vescovo, dalle ore 9.30 alle 13.00 presso la Fraternità Francescana di Betania, Terlizzi.

“Desidero che questa esperienza si estenda a tutta la Chiesa, in modo che la celebrazione della Giornata della Vita consacrata raduni le persone consacrate insieme con gli altri fedeli per cantare con la Vergine Maria le meraviglie che il Signore compie in tanti suoi figli e figlie e per manifestare a tutti che quella di “popolo a lui consacrato” (Dt 28, 9) è la condizione di quanti sono redenti da Cristo” (Giovanni Paolo II nel messaggio per la I giornata della vita consacrata).

“2. Lo scopo di tale giornata è pertanto triplice: in primo luogo, essa risponde all’intimo bisogno di lodare più solennemente il Signore e ringraziarlo per il grande dono della vita consacrata, che arricchisce ed allieta la Comunità cristiana con la molteplicità dei suoi carismi e con i frutti di edificazione di tante esistenze totalmente donate alla causa del Regno. Non dobbiamo mai dimenticare che la vita consacrata, prima di essere impegno dell’uomo, è dono che viene dall’Alto, iniziativa del Padre, “che attrae a sé una sua creatura con uno speciale amore ed in vista di una speciale missione” (Ibid., 17). Questo sguardo di predilezione tocca profondamente il cuore del chiamato, che è spinto dallo Spirito Santo a porsi sulle orme di Cristo, in una forma di particolare sequela, mediante l’assunzione dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza. Dono stupendo!
Che sarebbe del mondo se non vi fossero i religiosi?“, si domandava giustamente santa Teresa (Santa Teresa di Gesù, Libro de la vida, c. 32,11). Ecco una domanda che ci spinge a rendere incessantemente grazie al Signore, il quale con questo singolare dono dello Spirito continua ad animare e sostenere la Chiesa nel suo impegnativo cammino nel mondo.

3. In secondo luogo, questa Giornata ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la stima per la vita consacrata da parte dell’intero popolo di Dio.
Come ha sottolineato il Concilio (cfr Lumen gentium, 44) ed io stesso ho avuto modo di ribadire nella citata Esortazione apostolica, la vita consacrata “più fedelmente imita e continuamente rappresenta nella Chiesa la forma di vita che Gesù, supremo consacrato e missionario del Padre per il suo Regno, ha abbracciato ed ha proposto ai discepoli che lo seguivano” (n. 22). Essa è, dunque, speciale e vivente memoria del suo essere di Figlio che fa del Padre il suo unico Amore – ecco la sua verginità -, che in Lui trova la sua esclusiva ricchezza – ecco la sua povertà – ed ha nella volontà del Padre il “cibo” di cui si nutre (cfr Gv 4, 34) – ecco la sua obbedienza.Questa forma di vita, abbracciata da Cristo e resa presente particolarmente dalle persone consacrate, è di grande importanza per la Chiesa, chiamata in ogni suo membro a vivere la stessa tensione verso il Tutto di Dio, seguendo Cristo nella luce e nella potenza dello Spirito Santo.La vita di speciale consacrazione, nelle sue molteplici espressioni, è così al servizio della consacrazione battesimale di tutti i fedeli. Nel contemplare il dono della vita consacrata, la Chiesa contempla la sua intima vocazione di appartenere solo al suo Signore, desiderosa d’essere ai suoi occhi “senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa ed immacolata” (Ef 5, 27).Ben si comprende, dunque, l’opportunità di una apposita Giornata che faccia sì che la dottrina sulla vita consacrata sia più largamente e più profondamente meditata ed assimilata da tutti i membri del popolo di Dio.

4. Il terzo motivo riguarda direttamente le persone consacrate, invitate a celebrare congiuntamente e solennemente le meraviglie che il Signore ha operato in loro, per scoprire con più lucido sguardo di fede i raggi della divina bellezza diffusi dallo Spirito nel loro genere di vita e per prendere più viva consapevolezza della loro insostituibile missione nella Chiesa e nel mondo.Immerse in un mondo spesso agitato e distratto, prese talvolta da compiti assillanti, le persone consacrate saranno aiutate anche dalla celebrazione di tale annuale Giornata a ritornare alle sorgenti della loro vocazione, a fare un bilancio della propria vita, a confermare l’impegno della propria consacrazione. Potranno così testimoniare con gioia agli uomini ed alle donne del nostro tempo, nelle diverse situazioni, che il Signore è l’Amore capace di colmare il cuore della persona umana.
C’è davvero una grande urgenza che la vita consacrata si mostri sempre più “piena di gioia e di Spirito Santo”, si spinga con slancio sulle vie della missione, si accrediti in forza della testimonianza vissuta, giacché “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni” (Paolo VI, Evangelii nuntiandi, n.41).

Nella festa della Presentazione del Signore al Tempio

5. La Giornata della Vita consacrata sarà celebrata nella festa in cui si fa memoria della presentazione che Maria e Giuseppe fecero di Gesù al tempio “per offrirlo al Signore” (Lc 2, 22).
In questa scena evangelica si rivela il mistero di Gesù, il consacrato del Padre, venuto nel mondo per compierne fedelmente la volontà (cfr Eb 10, 5-7). Simeone lo addita come “luce per illuminare le genti” (Lc 2, 32) e preannunzia con parola profetica l’offerta suprema di Gesù al Padre e la sua vittoria finale (cfr Lc 2, 32-35).
La Presentazione di Gesù al Tempio costituisce così un’eloquente icona della totale donazione della propria vita per quanti sono stati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, “i tratti caratteristici di Gesù vergine, povero ed obbediente” (Vita consecrata, n.1).
Alla presentazione di Cristo si associa Maria.

(Giovanni Paolo II)