Beni culturali

Tra luci ed ombre. Gli acquerelli di Giuseppe D’Elia

dal 27 settembre al 1 novembre 2020.

Invito inaugurazione mostraUn contenitore storico artistico di grande pregio, quale il chiostro dell’ex convento dei Minori Osservanti della chiesa di S. Maria la Nova in Terlizzi, sarà il luogo in cui verranno esposte le opere di Giuseppe D’Elia: “Tra luci ed ombre”, dal 27 settembre al 1 novembre 2020.

Il tema del mare, espresso in venti opere con la tecnica dell’acquerello, a dichiarare l’amore dell’artista per i temi ed i colori del Nostro Sud. Ma non si tratta solo di questo.

«Il mare è il mondo, sia spirituale, sia materiale – come sostiene Vito de Leo, artista e curatore dell’esposizione e della lettura critica delle opere –, è il luogo dove si dibatte l’uomo». Alla ricerca di un senso che si moltiplica a seconda dell’osservazione e che stenta a riequilibrarsi in un’armonia passata o persa.

«Tecnica, pensiero e gesto pittorico si riallineano. I colori e le forme sono le parole e i silenzi della poesia e le note e le pause di una musica che si vuole ascoltare».

Sono questi gli ingredienti della sperimentazione che accosta un contenitore estremamente suggestivo all’arte ed alla ricerca contemporanea di Giuseppe D’Elia, pittore terlizzese autodidatta, che ha per molti anni sperimentato diverse tecniche espressive, dalla materica astratta degli inizi all’uso della pittura ad olio, fino a giungere alla scelta dell’acquerello tecnica preferita per la realizzazione di paesaggi e ritratti.

«Squarci di paesaggi, attimi afferrati dagli occhi e dal cuore – commenta Don Michele Amorosini, parroco e direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra – in spiaggia, sulla riva del mare, dalla banchina di un porto o da una barca. Momenti che segnano la vita, racchiusi in uno scatto che si dipana sulla carta nel racconto scritto con acqua e colore».

L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, nel chiostro degli affreschi della chiesa di via Michele Sarcone, dalle 10 alle 12 e dalle 17,30 alle 20.