Messaggio ai fidanzati

25 gennaio 2017

Carissime amiche e carissimi amici, mi rivolgo a voi, con una particolare gioia nel cuore. Vi state preparando ad intraprendere un cammino nuovo, incerto, ricco di attese e di sorprese, di luci e di ombre, qual è il passo verso il vostro matrimonio. Anche se agli occhi degli sciocchi e dei superficiali il vostro intento può sembrare estemporaneo, ingenuo, a rischio, considerate che state per vivere una forma di maturità e di decisione, tra le più decisive e belle della vostra vita!
Recentemente, Papa Francesco ha detto: “La povertà più grande nasce dalla carestia di promesse”! A riflettere bene è proprio così. Dando per scontato che “ogni promessa è debito”, dobbiamo considerare che la dignità di una persona si può misurare dall’entità di una promessa che è capace di fare e di mantenere! Pertanto, essere in grado di fare della promesse e, di conseguenza, di mantenerle, è il massimo che noi possiamo chiedere o donare ad una persona.
L’esperienza quotidiana ci dice che, quando acquistiamo un prodotto, la prima cosa che facciamo o diciamo è: quando scade, che autonomia ha? Purtroppo, anzi- ché pensare a come alimentare una pila che si sta esaurendo, invece di fornirci di un caricatore, di un alimentatore, subito ci liberiamo o buttiamo quanto ha perso della sua autonomia!
Carissime amiche e cari amici, non si vive di sola rendita! Occorre trovare, inventare fonti di alimentazione e di rigenerazione fisica, spirituale, morale, economica, ecc., sia all’interno, che all’esterno di noi stessi!
Voi vi state semplicemente preparando a vivere insieme! Il matrimonio sarà un’esperienza totalmente diversa, esaltante, ma anche impegnativa e scomodante! Il periodo di fidanzamento è solo propedeutico all’esperienza di vita coniugale! Durante la vita familiare, bisogna mettersi alla ricerca di nuove fonti energetiche, ad intra e ad extra della famiglia stessa. Non perdiamo di vista la Parrocchia, il prete di riferimento, le coppie con le quali abbiamo fatto un percorso formativo insieme. Anche quando, Dio voglia, verrà qualche bimbo, sia accolto da entrambi i genitori con amore, con premurosa attenzione e mai con senso di paura o di intolleranza. I bimbi non sono un disturbo, ma uno dei modi di vivere la pienezza dell’amore. Anche una coppia che non dovesse avere la capacità generativa, non deve sentirsi in colpa o vivere con frustrazione il rapporto affettivo di coppia. Sono prospettive verso le quali dobbiamo avviarci con coraggio e con fede! Sostenetevi vicendevolmente, cogliendo sempre ciò che unisce la vostra vita di coppia, mettendo da parte ciò che potrebbe allontanare o dividere! Ogni giorno promettetevi amore, fedeltà, accoglienza! Tutto sarà più facile e più desiderabile!
Le promesse sub condicione o a termine non penso siano a noi gradite o augurabili! Quindi, sognate a lungo termine, non abbassate mai la guardia, non sentitevi mai soli!
Vi lascio con una bella espressione di Papa Francesco, che incontrando i suoi collaboratori ha detto: “Occorre grande coraggio sposarsi, nel tempo in cui viviamo” (21 gennaio 2017)!
Mentre vi auguro che mai possa mancare nei vostri cuori il coraggio di amarvi sino alla fine, vi abbraccio e vi benedico! Auguri!
Molfetta, 25 Gennaio 2017

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo

Molfetta
25-01-2017