A conclusione della processione del Corpus Domini

Molfetta 18 Giugno 2017
18-06-2017

Carissimi fratelli e sorelle, abbiamo percorso alcune strade della nostra città, in compagnia di Gesù Eucaristia. Non ci siamo sentiti soli, ma sostenuti, guidati, incoraggiati da Lui che è la Via, la Verità e la Vita. Abbiamo chiesto la sua benedizione, abbiamo ascoltato la sua Parola e i battiti del suo cuore.

Come i discepoli di Emmaus (Lc 24, 29), anche noi gli diciamo: Rimani con noi, Signore, senza di te le tenebre ci assalgono!

Il Signore ha detto: “Sarò con voi, per sempre, fino alla fine del mondo!” (Mt 18, 20). Tocca a noi cercarlo, ascoltarlo, incontrarlo e riconoscerlo nella vita quotidiana.

L’ostensorio più vero attraverso il quale vediamo l’autentico volto di Cristo è il povero, l’incompreso, il forestiero, il profugo, l’immigrato, l’abbandonato. Non è forse vero che il Signore ha detto “i poveri li avrete sempre con voi”? (Mc 14, 7). Inoltre, noi pure dobbiamo essere ostensorio vivente di Gesù per gli altri! Lo saremo in modo del tutto eccezionale, quando faremo nostre le parole che Gesù disse ai suoi discepoli: voi stessi date loro da mangiare (Mc 6, 37) !

Il poco che abbiamo tra le mani si moltiplica se lo spezziamo e lo condividiamo con chi ha meno di noi.

Doniamo sì un’elemosina, ma soprattutto doniamo una porzione del nostro tempo; spendiamo una telefonata con chi non sente mai squillare il suo telefono; trascorriamo un quarto d’ora in casa di chi è rimasto solo!

Ecco dove ci attende il Signore, perché possiamo avere forza: nella Santa Eucaristia! Mai deve passare la Domenica senza essere andati alla Santa Messa.

Ogni giorno festivo, nella nostra Diocesi, si celebrano tante Messe quante se ne celebrano in una diocesi missionaria, di mezzo milione di abitanti, in un anno intero. Mons. Mariano Magrassi ripeteva: Meno Messe, più Messa! Cioè: viviamo ancor più intensamente lo spirito ed il significato del sacrificio Eucaristico! La nostra vita deve mescolarsi a quella del Signore Gesù Cristo, per la salvezza del mondo!

La comunione visibile dev’essere manifestazione di quella spirituale ed invisibile! I due discepoli di Emmaus, solo dopo aver preso parte alla mensa di Gesù, sono diventati testimoni credibili nei loro villaggi!

Tutto ha un prezzo! Non scoraggiamoci!

Il grano, prima di diventare pane profumato e nutriente, dev’essere macinato, deve spogliarsi della sua corteccia e dev’essere cotto al fuoco! L’Eucaristia è il paradigma, l’esempio dell’amore di Gesù per noi!

Solo così, anche noi saremo cibo e nutrimento per il prossimo! Non dimentichiamo che uno è ciò che mangia! Gli altri si devono accorgere che nostro cibo preferito e punto forte di riferimento è il Signore che continua a dare la sua vita per noi!

Quanto più Gesù sarà nostro cibo e nostro sostentamento, tanto più noi lo sa- remo per gli altri! Un organismo sano assimila quanto mangia. Assimilare vuol dire “diventare simili”! Anche noi, nutrendoci di Cristo, dobbiamo diventare sempre più simili a Lui e diffusori del suo Amore!

Carissimi fratelli e sorelle, preghiamo per i nostri Sacerdoti. Essi sono il dono più prezioso e più grande che Gesù ha fatto a noi! Senza di loro non ci sarebbe l’Eucaristia, non ci sarebbe nessuno per darci il perdono di Dio!

Chiediamo al Divin Maestro sacerdoti santi, che siano maestri di vita spirituale ed esperti di umanità.

A Maria affidiamo e preghiamo per la nostra Città, per la Diocesi e per il mondo intero, bisognoso di pace, di solidarietà e di perdono!

Grazie a tutti, specie alla Confraternita del Santissimo Sacramento e a tutte le altre Confraternite, che insieme ai loro parroci e padri spirituali hanno contribuito a vivere in modo solenne questo pomeriggio eucaristico. Grazie a voi tutti! Chiediamo la benedizione del Signore sulle nostre famiglie, sugli ammalati e su tutti gli studenti impegnati a sostenere gli esami.

Così sia!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo