Giornata sacerdotale

Modugno, 16 giugno 2017
16-06-2017

Carissimi fratelli nel sacerdozio e diaconi, con immensa gioia siamo qui, oggi, al termine di un anno ricco ed intenso di fatiche, gioie e dolori.

È trascorso un anno e mezzo dalla mia nomina a Vescovo di questa splendida Diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi. Dico solo grazie al Signore e a ciascuno di voi. Non sono solito tergiversare o dire una cosa per un’altra. Il mio cuore è sereno. Sono davvero soddisfatto e felice di essere tra voi.

Il dialogo, l’ascolto, la condivisione del pondus diei, che cerco di manifestare con tutti e ciascuno, mi fa stare in pace! Aiutatemi a servirvi meglio, ad essere un vero padre, amico e fratello per tutti.

Non sono l’incarnazione dell’infallibilità, dell’onniscienza e della sapienza, tuttavia con la vostra collaborazione ed affabilità, tutto sarà più facile e realizzabile. “Cento pensieri, una decisione”, però!

In genere non ho motivi per lamentarmi! Vi comprendo e vi ammiro.

Vorrei semplicemente sottolineare alcune cose, ma in modo fraterno e in nome della carità, che mai deve dissociarsi dalla verità:

  1. Dobbiamo vivere con un senso di maggiore responsabilità, competenza e sollecitudine gli impegni-incarichi affidatici (uffici, mansioni, ruoli, ministero, ascolto delle persone…);
  2. Vorrei che fossimo più ottimisti, più fiduciosi, più pronti a fare il primo passo verso il confratello che mi ha offeso o che ha mostrato indifferenza! Non tramonti il sole sulla vostra ira”.
  3. Desidero che periodicamente ci incontriamo, magari anche senza un motivo esplicito.
  4. Sono contento, in genere, della partecipazione ai ritiri, agli appuntamenti for- mativi, ai momenti di dolore e di gioia di alcuni nostri confratelli. Qualcosa di più si può fare. Chiamiamoci gli uni gli altri!
  5. Vorrei che i nostri fedeli fossero tutti e sempre accolti con amorevolezza, con discrezione e signorilità. Essi sono nostri collaboratori, non da spremere per un tornaconto personale!
  6. Dobbiamo accettare e favorire la diversità di opinione tra noi, ma anche con i nostri laici.
  7. Dico grazie a tutti coloro che, comprendendo il carisma di discernimento che ha il Vescovo, hanno accettato con sacrificio, ma anche con gioia, la proposta di accettazione o di dimissione di qualche Credetemi, in ciò che faccio o chiedo, non c’è mai la pur minima intenzione di umiliare o di mortificare nessuno.
  8. Esorto tutti ad una vita spirituale più intensa e regolare: ritiri, preghiera, meditazione, confessione, Esercizi
  9. Spendiamo energie ed investiamo nella formazione dei laici (campi formati- vi, pellegrinaggi, ritiri, ecc.). Proponiamo a qualcun altro il pellegrinaggio a FATIMA (12 – 17 Luglio v.).
  10. Per quanto è possibile, sponte nostra, visitiamo i nostri sacerdoti anziani, ammalati, lontani…!

Auguri a tutti coloro che ricoprono un nuovo incarico. Pregate per me! Vi ringrazio e sappiate che vi voglio davvero bene!

P.S. Ho invitato Papa Francesco a Molfetta per il XXV dalla morte di Mons. Tonino Bello.

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo