Messaggio alle religiose e ai religiosi per la conclusione dell’anno santo della vita consacrata

Lucera, 26 gennaio 2016
26-01-2016

Carissimi fratelli e sorelle, Sacerdoti, Religiosi, Religiose, Diaconi,
con gioia vi invio questo breve messaggio richiestomi dal caro don Vito
Bufi, quale referente diocesano per l’Anno Giubilare.
Vi seguo con l’affetto e la preghiera, mentre chiudiamo l’Anno della Vita Consacrata, voluto da Papa Francesco.
Cosa vi portate nel cuore, al termine di un cammino di riflessione e di preghiera, durato esattamente dal 30 novembre 2015 fino ad oggi?
Guardandovi intorno, non dite: come siamo ridotti, sia di numero che in età! Non preoccupatevi se parecchie presenze religiose, anche in Diocesi, si sono assottigliate o dileguate! Nostro Signore non ha forse chiesto, un giorno: “Quanti pani avete?” Gli risposero: – pochi pani e alcuni pesciolini –! “Portatemeli qua”, rispose e, fece il grande miracolo, sfamando migliaia di persone (cf Mc 6, 30ss.)! Non badiamo a ciò che non abbiamo, ma a ciò che possiamo moltiplicare! Se non ci è possibile moltiplicare i numeri, moltiplichiamo, fecondiamo, potenziamo quello che possiamo, cioè la preghiera, i sacrifici, l’entusiasmo, la gioia di vivere nel mondo, senza essere del mondo!
Papa Francesco, nella Lettera Apostolica per questo Anno della Vita consacrata, tra l’altro dice: «Dove ci sono i religiosi c’è gioia!» (II, 1). Dobbiamo essere felici della nostra offerta e del dono di noi stessi, ogni giorno!
Miei cari, se saremo gioiosi nel dono di noi stessi, al Signore e al prossimo, gli altri se ne accorgeranno! Questa sarà la forma più bella di diffondere il carisma della nostra Congregazione e degli Ordini a cui apparteniamo!
Vi assicuro la mia vicinanza e pregate per me! Vi benedico e vi abbraccio!
Uno speciale saluto a don Vito e a Mons. Ignazio de Gioia!

Lucera, 26 Gennaio 2016

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo