Omelia per il 60° anniversario di sacerdozio di don Nunzio Palmiotti

Molfetta, Parrocchia di San Bernardino, 21 dicembre 2017
21-12-2017

Carissimi fratelli e sorelle, don Nunzio carissimo, siamo convenuti qui stasera per ringraziare il Signore del dono del sacerdozio. Sono trascorsi 60 anni dal giorno in cui don Nunzio è stato ordinato sacerdote. È una gioia straordinaria non solo per chi riceve, ma anche per coloro che possono beneficiare di un dono qualsiasi. La comunità diocesana esprime la propria gratitudine al Signore per aver chiamato un nostro fratello alla sua sequela. Don Nunzio ha fatto dono della propria vita, a Dio che non vediamo, ma a servizio del prossimo che vediamo. Quante gioie, soddisfazioni, traguardi, sono stati raggiunti nella vita del nostro fratello e padre don Nunzio! Egli però, come Maria, non si è limitato a tenere per sé tale privilegio, ma lo ha investito, testimoniato e donato al prossimo. La Mamma di Gesù, dopo l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, è uscita di casa, si è levata in piedi e si è messa in cammino, di corsa, verso l’abitazione della parente Elisabetta, non tanto per una esibizione del singolare dono-vocazione a cui era stata chiamata, ma per mettersi a servizio di una persona più bisognosa e più anziana di lei. È proprio vero: chi ama non invecchia mai! Anche dopo 60 anni di ministero nella Chiesa e per la Chiesa, don Nunzio è a nostro servizio! Rin- graziamo il Signore per lui e con lui. Nostro Signore Gesù, prima di congedarsi dai suoi discepoli, li ha inviati ad andare per le strade del mondo a proclamare la buona notizia del Vangelo ad ogni creatura, di ogni razza e nazione. “Seguimi, ti farò pescatore di uomini” (Mc 1, 17), ha detto Gesù anche al carissimo don Nunzio. Il Vangelo ci dice a chiare lettere che non sempre troveremo il vento e le correnti favorevoli, anzi!
Tuttavia, non indugiamo a far salire nella nostra povera imbarcazione il nostro comandante, il vero timoniere che ci guida e ci incoraggia. Ancora oggi il Signore Gesù vuole continuare a suscitare nel cuore di molti giovani e non, la sua chiamata! Rispondiamo con sollecitudine e gioia come Maria. Come Lei, andiamo a metterci a servizio dei più bisognosi e, come un santo diceva nel suo diario: O Signore, in terra ho ascoltato la tua voce, fa’ che ora possa vedere il tuo Volto”!
Contempliamo dinanzi al presepe, nella fede, Colui che ci aspetta nella visione beata del Cielo. Così sia!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo