San Nicola difensore della sacralità della famiglia

Bari, 5 dicembre 2017
05-12-2017

“La preghiera è l’arma invincibile, che mantiene salda la famiglia
e che ci fa santi”

Il Signore Gesù con la sua Incarnazione ci indica la strada che porta a Dio. Egli stesso è questa via. “In Gesù, Dio si è fatto uomo, affinché l’uomo diventi Dio” (Sant’Agostino). Da ciò comprendiamo che siamo in pellegrinaggio su questa terra. L’unica fiaccola che guida i nostri passi è “la preghiera”. Un uomo spirituale diceva: “Uno vale per quanto fa e fa per quanto prega”.
La famiglia cristiana è chiamata dal Concilio Vaticano II Chiesa domestica, ovvero luogo sacro in cui si deve sentire e respirare la presenza di Dio!
«La santità è la priorità pastorale» (NMI 30-32), diceva Giovanni Paolo II.
«Additare la santità resta più che mai un’urgenza pastorale» (Ivi), continuava il Santo Pontefice. L’affinità (= ad finem) di due persone più che un punto di partenza, è un punto di arrivo. Vale a dire che, se abbiamo un medesimo obiettivo, comuni devono essere le strategie da adottare. Non tutti siamo chiamati allo stato di perfezione, ma tutti siamo chiamati alla perfezione del proprio stato! «Universale è la chiamata alla santità» (Lumen Gentium 39).
“Luce ai miei passi è la tua parola, Signore” (Salmo 118). I Santi sono coloro che non antepongono nulla a Gesù Cristo. (San Benedetto).
Avere devozione per un Santo, vuol dire chiedersi come potergli somigliare. Diceva S. Agostino: “Se questi e quelle, perché non io, a farmi santo?”. I santi non vanno solo ammirati, ma imitati. No ad una vita mediocre, insipida e qualunquista! “Cristiani mediocri, sono cristiani a rischio” (NMI 34).
Oggi “è meglio essere santi senza dirlo, piuttosto che dirlo senza esserlo” (Tertulliano).
La famiglia è la “Chiesa domestica”, in cui il Signore non è ospite, ma speciale inquilino. Se chiedessimo ad una persona qualsiasi: vuoi ricevere il Battesimo, sarebbe, – dice Giovanni Paolo II – vuoi diventare santo?
Diceva Mons. Tonino Bello: se tu fossi condotto in tribunale, accusato perché cristiano, potresti essere assolto “per mancanza di prove!”
“Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana”! (LG 40).
A questa vocazione non sono chiamati solo alcuni privilegiati, ma tutti.
“Le vie della santità sono molteplici e adatte alla vocazione di ciascuno” (NMI, 31).
“È ora di riproporre a tutti con convinzione, questa «misura alta» della vita cristiana ordinaria” (Ivi).
Occorre che alimentiamo la fiaccola della nostra fede, con la preghiera: personale, comune, liturgica e spontanea; di lode, di ringraziamento e di intercessione!
Siamo sempre più “contemplattivi” (+ Tonino Bello).
Quanto più saremo chiamati a stare in piedi, tanto più dobbiamo saper stare in ginocchio! Auguri!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo