49 migranti a bordo delle due navi, la Sea Watch e la Sea Eye, chiedono la nostra concreta solidarietà

Appello del Papa

Forte e deciso al termine dell’Angelus di oggi 6 gennaio 2019, è stato l’appello del Papa ai leaders europei: «Cari fratelli e sorelle, da parecchi giorni quarantanove persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di ONG, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai Leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone».

Quarantanove migranti a bordo delle due navi, la Sea Watch e la Sea Eye, che non possono farci sedere tranquilli al pranzo nel giorno dell’Epifania, nel giorno in cui ricordiamo la manifestazione del Dio-Bambino al mondo intero, di ogni razza , età, etnia.

In molte diocesi oggi si promuovono celebrazioni e momenti di festa con la partecipazione di un mondo di comunità e fedeli provenienti da molti Paesi del mondo, che vuole offrire una possibilità di incontro ai diversi gruppi di immigrati presenti nei territori e creare spazi di dialogo tra culture e tradizioni. Si tratta di “Festa dei Popoli” o di “Festa delle Genti”.

“La vita umana non ha prezzo e le trattative non dovrebbero mai avvenire a spese delle persone che sono in difficoltà”. Lo ha detto l’arcivescovo di Malta. mons. Charles Scicluna, che ieri è salito a bordo della MV Lifeline, ormeggiata nel Grande Porto di Malta. In una nota diffusa sul sito della Chiesa cattolica maltese si riferisce che l’arcivescovo ha incontrato i membri dell’equipaggio e ha nuovamente lanciato un appello perché “l’Europa agisca senza ulteriore ritardo per salvare i nostri fratelli e sorelle” che sono ancora in mare».

Osiamo chiedere che anche le nostre realtà locali, ecclesiali e  civili, esprimano ulteriormente segni chiari di accoglienza e volontà concrete di integrazione, rigettando logiche discriminatorie o di indifferenza. Già sul numero di Luce e Vita di Natale (non a caso proprio su quello) abbiamo espresso il parere negativo sul decreto sicurezza. Da cattolici è nostro dovere affermare in maniera chiara e inequivocabile che non si possono subordinare i valori fondamentali della persona umana ad altre esigenze di tipo politico o elettorali o di presunta sicurezza sociale. Più che generare sicurezza, paradossalmente potrebbe determinare il risultato opposto di accentuare una situazione già difficilmente controllabile di irregolari che girano indisturbati nel nostro territorio.

Luigi Sparapano

@Luce e Vita