A scuola di democrazia

di Rosa Serrone

A Giovinazzo, nel  2012 con varie associazioni cattoliche, ci trovammo fianco a fianco nella sensibilizzazione del referendum sull’acqua pubblica. Dalla collaborazione nacque poi, grazie alla tenacia di Enzo Castrignano, il sogno di “mettere in pratica” i tanti discorsi ascoltati nelle sedi associative sulla necessità di mettersi in rete. Nato l’Osservatorio per la legalità e la difesa del bene comune, a cui aderirono diverse associazioni cattoliche, nei primi due anni sono stati organizzati incontri  di formazione con le parrocchie sul testo di don Tonino ”La  Trinità“ e poi sulla misericordia nei vari campi del sociale. Sono seguiti incontri pubblici sulle emergenze ambientali e sociali, infine nell’estate 2016 un  incontro di formazione a Santeramo  con l’Associazione di don Rocco D’Ambrosio “Cercasi un fine” ha portato alla  decisione di avviare la scuola di Democrazia anche con l’Ufficio sociopolitico dell’AC per dare continuità agli interventi formativi e per rispondere alle nuove generazioni che chiedono di capire come va il mondo e come potrebbe andare meglio.

Oltre 120 le richieste di iscrizione. Accettate le prime 60. Solo 4 iscritti non hanno frequentato. Un uditorio diocesano intergenerazionale: 33 provenienti da Giovinazzo, 14 da Molfetta, 9 da Ruvo, 2 da Terlizzi, 1 da Bari. 7 minorenni . Età media 41 anni. La  provenienza: 25 da AC, 4 dall’Agesci, 5 docenti; gli altri: o già associati  o provenienti da associazioni culturali o semplici cittadini.

In ogni incontro ci sono stati oltre gli iscritti anche 30 uditori che hanno contribuito alle spese della scuola. Il corso è stato  infatti autofinanziato ed è stato possibile anche per il prezioso contributo dell’Associazione ”In città” che ha curato la logistica. A tutti, a Natale, il libro di don Tonino: “Mistica arte” per conoscere le sue indicazioni ai politici e  in seguito, in dono, i  bulbi del Progetto Gemma, segni di una vita da accogliere ed accompagnare.

Da novembre a maggio, un incontro al mese con relatori interessanti per cultura, esperienza di vita e di lavoro, ”non maestri ma testimoni”, sui temi della democrazia, del lavoro, della legalità, delle povertà, dell’immigrazione, della corruzione, dell’ambiente. Dopo ogni incontro, lavori di gruppo con 2 moderatori per approfondire , interrogarsi e tornare ad ascoltare gli altri in plenaria.

Cammino non semplice ma  lineare all’insegna di un laicato “contemplattivo” perché: ”É un delitto lasciare la politica agli avventurieri. La politica è programma, progetto, apprendimento, tirocinio, studio. É un sacrilegio relegarla nelle mani degli incompetenti che non studiano le leggi, che non vanno in fondo ai problemi,  che snobbano la fatiche metodologiche della ricerca. don Tonino Bello”

Venerdì  8 giugno, serata conclusiva con la riflessione sul testo ”MISTICA ARTE” di don Tonino. Ribadita la necessità di un serio impegno civico cristiano da parte di padre Mariano Bubbico; appassionata la  narrazione  della genesi e della storia del servizio in politica di Rino Basile; vibrante l’invito di don Rocco a non lasciar gestire il bene comune dagli impreparati perché la politica è  arte che si apprende e non si improvvisa. La Scuola si è conclusa con la consegna degli attestati da parte del Vescovo don Mimmo e la promessa di continuarla con un secondo anno allargata alla collaborazione dell’Ufficio diocesano  della Pastorale sociale e del lavoro.