Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi…

di Vito Bufi

Ogni volta che si avvicina la solennità di Tutti i Santi e ricordando che in quel giorno, 1 novembre, si celebra la Giornata della Santificazione Universale, mi vengono sempre in mente le parole di un famoso canto spiritual, sulla cui melodia erano state adattate delle parole in italiano: «Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi. Tutti ci ritroveremo dove eterno splende il sol». Il ritornello, poi, si conclude con una bella frase ad effetto: «O Signor, come vorrei che ci fosse un posto per me».
Il traguardo che viene prospettato ai cristiani mi sorprende e mi affascina: tutti possiamo diventare santi (il capitolo V della Costituzione Dogmatica del Concilio Vaticano II Lumen Gentium si intitola proprio «Universale Vocazione alla Santità nella Chiesa»). Inoltre, questo cammino non lo facciamo da soli ma insieme (Il Papa San Giovanni Paolo II nella Lettera Novo Millennio Ineunte esorta a «riproporre a tutti con convinzione questa «misura alta» della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione»).
Vivere insieme la fede cristiana, sperimentare nella comunità ecclesiale la grazia di Dio, percorrere la strada che conduce alla santità ricordando le parole di Gesù “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5, 48), mette in movimento un desiderio comune di vivere l’amore a Dio e al prossimo che in tanti uomini e donne si è realizzato in maniera eroica, cioè perfetta.
In questo cammino sento realmente di essere in buona compagnia, preso per mano da tanti uomini e donne dichiarati santi dalla Chiesa: alcuni di questi sono particolarmente vicini alla mia vita e sperimento ogni giorno che proteggono i miei passi.
Mi piace anche pensare che ci sono dei “santi di casa nostra”, ovvero persone che qualcuno ha anche conosciuto personalmente, e che hanno dato prova di una carità senza misura verso i poveri e gli emarginati: mi riferisco al luminoso esempio di vita del Servo di Dio, il Vescovo don Tonino Bello, ordinato Pastore della nostra Diocesi trentacinque anni fa (il 30 ottobre 1982) come pure all’altro Servo di Dio, il Sacerdote don Ambrogio Grittani, nato centodieci anni fa, l’11 ottobre 1907. Sono modelli di un’esistenza donata a Dio e al prossimo che mi affascinano e mi spingono ad imitarli: non sono certo di riuscirci pienamente perché le mie debolezze e i miei limiti sono tanti, ma sono convinto che l’universalità della santità non mi esclude da questo cammino di perfezione “alla portata di tutti”.