Luce e Vita - Ambiente

Cattolici e impegno per il clima. Cinque anni fa è nato il Movimento Globale dei Cattolici per il Clima

I cattolici possono concretamente contribuire a una conversione ecologica, anche attraverso proposte e impegni per le autorità politiche

L’attenzione ai cambiamenti climatici, all’ambiente in genere e alle relazioni dell’uomo come parte integrante dell’ecosistema si sono concentrati in un movimento mondiale; anzi, globale come si usa dire da un po’: il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima (GCCM). Esso è nato nel 2015, per la “combinazione” di due eventi significativi: la pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ e l’Accordo sul Clima di Parigi.

Il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, partito dai Volontari della Laudato si’ intenzionati a metterla in pratica oltre che divulgarla, valorizza tre dimensioni: quella spirituale, quella degli stili di vita e quella della sfera pubblica. Papa Francesco non è stato il primo o l’unico a lanciare appelli di attenzione maggiore al creato, ma si è rivolto indistintamente a tutte le persone di buona volontà, credenti o meno. E questo interpella davvero tutti, in maniera indipendente dai ruoli rivestiti, dalle posizioni sociali, dalle possibilità economiche.

Il MCGC si impegna a fornire un solido e concreto contributo alla Chiesa, in virtù di una vera e propria conversione ecologica. Accanto alla sensibilizzazione, lancia proposte concrete, offre riflessioni, storie e punti programmatici, di anno in anno. Tra le iniziative più considerevoli, c’è il Pellegrinaggio per il Clima, per richiamare l’attenzione dei governi ad impegnarsi per evitare o tenere sotto controllo l’aumento della temperatura. Uno particolarmente significativo è stato quello i cui il 4 ottobre 2018, i Pellegrini del Clima si sono messi in cammino a partire dal Vaticano, con la benedizione di Papa Francesco, per un totale di 1500 km fino a Katowice, in Polonia, dove si sarebbe svolta a dicembre la COP24, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, per chiedere di mantenere un aumento della temperatura al di sotto di 1,5 °C.

Altro impegno pratico è stata la preparazione al Sinodo per l’Amazzonia, interessando e sollecitando le comunità cattoliche. In Brasile hanno dato supporto per guidare un sondaggio nazionale degli atteggiamenti dei cattolici sull’ambiente, da cui è emersa una significativa discordanza con la gestione ambientale del Presidente Bolsonaro.

A gennaio il Movimento ha compiuto 5 anni, è cresciuto notevolmente, con oltre 700 organizzazioni membro e si può essere partecipi con modalità differenti… basta buona volontà! Bisogna agire, perché:

Molti di coloro che detengono più risorse e potere economico o politico sembrano concentrarsi soprattutto nel mascherare i problemi o nasconderne i sintomi, cercando solo di ridurre alcuni impatti negativi di cambiamenti climatici. Ma molti sintomi indicano che questi effetti potranno essere sempre peggiori se continuiamo con gli attuali modelli di produzione e di consumo.(LS 26)

Qui è possibile approfondire la conoscenza del Movimento, a cui il Papa ha rivolto un saluto durante l’Angelus del 4 ottobre

Susanna M. de Candia