Luce e Vita - Attualità

Ciao Willy!

Lettera

Caro Willy,
come la maggior parte di noi, ti ho conosciuto per ciò che le cronache hanno riportato e per le testimonianze che amici e conoscenti hanno dato di te.
So, in parte, cosa può vuol dire aspettare giorni inspiegabili e interminabili prima di salutare per sempre qualcuno che si pensava di poter incontrare ancora per strada, magari il giorno dopo.
Certe cose non dovrebbero succedere. Non è una frase banale. Non quanto la violenza in genere e quella scaraventata contro innocenti e inconsapevoli, contro qualcuno che una reazione aggressiva non l’ha provocata né “cercata”.
Dovevi essere davvero speciale se i tuoi amici e molti coetanei che ti conoscevano sono scesi per strada a condannare la bestialità umana e a ricordare la tua generosità, la tua disponibilità, il tuo – è il caso di definirlo come merita – sacrificio.
Amare il prossimo al punto di dare la propria vita. Quante volte tra prediche, omelie, discorsi “di chiesa” abbiamo sentito queste parole, augurandoci sì di imparare ad amare – e tanto – ma non in modo così totale e – accidenti! – definitivo.
E ora, che non ti sveglierai più alle prime luci del mattino, perché nella luce ci vivrai senza più contare il tempo, ci lasci il carico di non rendere vano quel tuo inconsapevole sacrificio.
Sarà premura, anzi, responsabilità di tutti – specialmente genitori, insegnanti, educatori, giornalisti ecc – far sì che il tuo sorriso sia faro.
Che tu possa illuminare giovani, adulti, istituzioni, associazioni e chi, soprattutto, si è dimenticato la bellezza della vita, il senso dello stare insieme, il rispetto della fragilità, in cambio dell’illusione di potere e potenza.
I gesti restano, ne sono sicura. E il tuo non se lo porterà via il vento. Sta ancorato ai cuori di chi ti ha amato e ti amerà.
Ciao Willy!
Con affetto
Susanna