Chiesa locale

Comunità CASA. L’anniversario: un tempo per desiderare. S. Messa in streaming

8 dicembre 2020

CASA

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Il momento dell’anniversario è sempre un’occasione per guardarsi indietro e constatare quanto si sia cresciuti: lo faremo l’8 dicembre in occasione del 36esimo anniversario dalla fondazione della Comunità CASA, ripercorrendo un anno molto particolare vissuto all’insegna della protezione massima delle fragilità e caratterizzato da importanti novità.
A fine dicembre 2019 la comunità CASA, con un atto pubblico, ha sottoscritto un contratto di affitto di ramo di Azienda con la Soc. Coop. Soc. Comunità Oasi2 San Francesco Onlus di Trani finalizzato a trasferire la gestione dell’attività terapeutica a chi, in maniera specializzata e professionale, se ne occupa da oltre trent’anni. Un contratto la cui efficacia è condizionata all’ottenimento dell’accreditamento da parte della Regione Puglia.
La CASA è in attesa dell’ispezione da parte dei funzionari della ASL per confermare la rispondenza della struttura ai più ferrei vincoli imposti per l’ottenimento di questo accreditamento. Purtroppo, l’attuale situazione pandemica non ci sta aiutando procrastinando questo momento che si attende da anni.
Oasi2 comunque non è rimasta ferma nell’attesa della burocrazia. Dal 2019 partecipa attivamente alla vita della CASA integrando con il suo organico, in distacco, quello della comunità. Ha partecipato ad un bando regionale (#FattInCasa), in partnership con il Comune di Ruvo di Puglia e il Bio-Distretto delle Lame e Alce Nero, per la creazione presso la Comunità di un laboratorio per la conservazione degli alimenti: una preziosa opportunità di crescita professionale per i ragazzi che in questo modo, non solo non sprecano i frutti della terra, ma imparano a farli rientrare in un processo di conservazione e riconversione per andare incontro alle esigenze di consumo della stessa comunità e di altre realtà solidali sul territorio. Quale migliore occasione di crescita se non questa in cui i ragazzi sentono di poter imparare a fare qualcosa di molto utile per gli altri, oltre che per se stessi?
Tutti noi ricorderemo il 2020 per il “confinamento” forzatamente vissuto e la sofferenza per la sensazione di chiusura dovuta ai ristretti spazi delle nostre case! Sarebbe contento don Tonino di vedere che in quei 18 ettari di terra i ragazzi che lottano contro le dipendenze sono invece liberi di muoversi stando a contatto con la natura oltre che continuare le loro attività come se nulla accadesse al di fuori della comunità. Privilegiati? In un certo senso loro lo sono: i responsabili hanno infatti messo a punto un rigido protocollo di isolamento e protezione che ha tenuto il Covid lontano. Vero è che il sacrificio di non vedere le famiglie, se non attraverso gli smartphone messi a disposizione dall’equipe, è grande, ma vale la pena farlo per tenersi al riparo da contagi che potrebbero essere molto pericolosi in un contesto così delicato.
Un anniversario che si rispetti va festeggiato e infatti S.E. Mons. Domenico Cornacchia, presidente della comunità, tiene molto a officiare la Santa Messa in questo luogo e in quella data così cara a don Tonino; ha deciso di farlo quest’anno solo ed esclusivamente coi suoi ragazzi all’interno della chiesetta della CASA. Noi tutti potremo seguire la celebrazione in streaming a partire dalle ore 10.00, grazie al supporto dell’Ufficio Comunicazioni Sociali.
Sarà un momento di emozionante raccoglimento per pregare con gratitudine per coloro che col loro Servizio instancabile e zelante, rendono questo sogno diurno del Pescatore di anime ancora così attuale e capace di mettersi al passo coi tempi .. … un momento per guardarsi negli occhi e dire grazie a Chi ci dà la forza di combattere le insidie della dipendenza contrastandole con l’impegno e la volontà di cambiamento.
Un momento in cui ricorderemo chi non ce l’ha fatta e chi invece è tornato a vivere con la consapevolezza di aver ritrovato il proprio io.
Un momento per desiderare, come si fa spegnendo le candeline sulla torta: desiderare di continuare ad essere punto di riferimento per quanti smarriscono la strada, offrendo loro una casa, una minestra calda e il senso di una dignità ritrovata grazie a chi accogliendo, cancella quel vuoto che la solitudine aveva scavato tutto intorno.

Giulio Pisani, vicepresidente ass. CASA “don Tonino Bello”