Concluso il Festival della Legalità a Terlizzi

Pasquale Vitagliano

Per sconfiggere la Mafia basterebbe un idraulico in più. Sembrerebbe un enigma. É invece un paradosso che Don Marcello Cozzi utilizza per raccontare l’aneddoto del suo incontro con Gaspare Spatuzza, uno dei principali collaboratori di giustizia. “Dimmi la verità che deve fare lo Stato per sconfiggere la Mafia, gli chiedo. E lui laconicamente mi risponde che se ci fosse stato un idraulico pronto a intervenire forse non sarebbe diventato un uomo d’onore. Quando in paese mancava l’acqua, il padre per avere l’idraulico chiamava il boss del quartiere”, Non si tratta solo di un aneddoto ma anche di un drammatica memoria della mafia delle origini, radicatasi anche grazie al controllo illegale dell’erogazione di acqua in una terra assetata come la Sicilia.
Per sconfiggere l’illegalità basterebbe dunque un paese “normale”. Questo è il messaggio più forte che ci ha lasciato la IV Edizione del Festival per la Legalità organizzato dall’Associazione Culturale “Festival per la Legalità CittàCivile” con il patrocinio di Libera,  “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, della Cgil Regionale e della Confindustria Puglia.
 
La prima serata è stata dedicata alla consegna del Riconoscimento “Eroi Borghesi”: assente Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone e VicePresidente di Libera, la targa è stata ritirata per suo conto da Elvira Zaccagnino, editrice del libro dedicato a questa figura; Sabrina Matrangola, figlia di Renata Fonte. E’ intervenuto anche Roberto Rossi, Sostituto Procuratore Aggiunto della Repubblica DDA di Bari.
 
Il 17 Luglio invece si è discusso di “Etica del Lavoro in un Sud Senza Lavoro”, Pasquale Natuzzi; Domenico Favuzzi, di Confindustria Puglia; Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo e Presidente Nazionale Pax Christi; Giuseppe Gesmundo, Segretario Generale Cgil Puglia. Comune è stata l’opinione che profitto e crescita economica sono obiettivi da perseguire ma “non sulla pelle” del lavoro.
 
Il 18 Luglio, durante la terza serata “La certezza legale: meno leggi, più legge”, i relatori sono stati Rosaria Capacchione, Senatrice; Andrea Purgatori, Giornalista Huffington Post Italia; Alessandro Cobianchi, referente Libera Puglia, moderati da Donatella Azzone, Giornalista di Telenorba notizie.
 
Ospite d’eccezione è stato nella serata conclusiva Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, intervistato dal giornalista Rai Leonardo Zellino sul suo ultimo libro, Oro bianco. Condannato a vivere sotto-scorta, così vive che dà fastidio alla criminalità organizzata. Se questi è un magistrato, allora la sua è un’esistenza paradossale: è lui per primo che subisce la “condanna” che dovrebbe infliggere. Uno dei massimi esperti di lotta alla criminalità organizzata, ha portato alla luce la potenza crescente della ‘ndragheta, la “mafia” calabrese, la più ricca organizzazione criminale in Europa grazie al traffico di stupefacenti direttamente con i paesi dove queste sostanze si producono. Di questo micidiale universo criminale, Gratteri ha persino portato una testimonianza visiva, per mezzo di un video realizzato in uno dei suoi frequenti viaggi in Colombia. Allo stesso tempo si è dimostrato un abilissimo narratore di legalità, capace di tenere in pubblico presente avvinto fino all’ultimo dalle sue parole semplici, pratiche, prive di qualsiasi filo di retorica. Ed ha detto chiaramente che senza una riforma autentica della giustizia, fondata su certezza della pena e massiccia informatizzazione del processo penale, e senza un sistema scolastico che valorizzi al massimo i docenti e li sostenga nella loro missione di formazione e di recupero, la battaglia per la legalità non potrà essere vinta.