Ero forestiero e mi avete accolto

Editoriale n. 23 del 10 giugno 2018

Sin dallo scorso mese di gennaio l’Ufficio socio-politico dell’Azione Cattolica diocesana, nell’ambito di una riflessione interna avviata sui temi dell’immigrazione, ha inviato ai Consigli comunali delle quattro città della diocesi una richiesta ufficiale di presentazione in Consiglio comunale di uno specifico punto all’ordine del giorno, per formulare una mozione consiliare in sostegno alla Legge sullo “Ius Soli” (DDL 2092 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992 n. 91 e altre disposizioni in materia di cittadinanza”) che potesse prevedere la possibilità di:
1. compiere ogni azione nelle facoltà dei Consigli comunali, nei confronti del futuro Parlamento e Governo, per sostenere pubblicamente ed ufficialmente il percorso di approvazione della legge cosiddetta dello ius soli (DDL 2092);
2. promuovere una serie di iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, il cui fine dovesse essere rappresentato dalla valorizzazione delle diversità, evitando fenomeni di esclusione e di diffusione di messaggi generanti paure ed insicurezze;
3. conferire simbolicamente la cittadinanza civica ad eventuali bambini nati nel territorio italiano da immigrati stranieri e, al momento, residenti nelle quattro città della diocesi, come atto di indirizzo politico volto all’inclusione e all’integrazione e come auspicio per un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte del legislatore nazionale.
Dopo un lungo periodo di elaborazione all’interno dei Consigli comunali (resa ancora più lunga dal voto nazionale dello scorso 4 marzo) nei mesi scorsi i Consigli comunali di Terlizzi prima (giovedì 29/03) e di Ruvo di Puglia e Molfetta poi (rispettivamente lunedì 21/05 e giovedì 24/05 u.s.) hanno portato in Consiglio comunale la discussione del punto in questione, mentre il Consiglio comunale di Giovinazzo sembra porterà il punto in discussione nei prossimi giorniA Terlizzi la mozione non ha raggiunto la maggioranza per essere approvata, mentre diversi sono stati gli esiti sia a Ruvo di Puglia che a Molfetta, dove la mozione ha avuto la maggioranza dei voti.
Siamo onorati come Azione Cattolica di aver portato all’attenzione dei nostri Amministratori un tema così delicato, sul quale tanto parlare si è fatto nei mesi scorsi (soprattutto prima dell’appuntamento elettorale) e che è stato evidentemente presentato all’opinione pubblica mistificandone la reale portata e il significato più congruo; sentir discutere i nostri consiglieri comunali di questo tema e dei temi dell’accoglienza e dell’integrazione non è cosa da poco.
Ovviamente durante i dibattiti diverse sono state le posizioni dei vari consiglieri comunali intervenuti; rispettiamo il dibattito politico sviluppatosi nelle sale consiliari, ma partiamo proprio dal tenore e dai contenuti di taluni interventi, e comunque del momento politico e culturale attuale in cui versa la nostra Italia, per sottolineare l’importanza, come cittadini prima e come cattolici in particolare, di tornare a parlare alla gente di temi che a molti possono apparire scomodi, ma che appartengono alla nostra quotidianità.
è anche per questo che riteniamo non conclusa qui la nostra attenzione alla legge sullo Ius Soli, dato che spingeremo le amministrazioni perché alla ripresa dell’anno scolastico, in comune accordo anche con le scuole della diocesi, si possa portare avanti questo argomento con l’organizzazione di un momento pubblico per concedere ai ragazzi la cittadinanza civica. Ma ancor più in generale come Azione Cattolica cercheremo di portare all’attenzione della nostra Chiesa locale la richiesta di porre i temi dell’accoglienza e dell’integrazione al centro della programmazione formativa ecclesiale dei prossimi anni; perché riteniamo che questo, sia la maniera più bella che la nostra diocesi può mettere in atto per ricordare don Tonino e il suo messaggio.

di Graziano Salvemini