IncludiAMO: un’opera strutturale di misericordia

di Luigi Sparapano

“Che bello sarebbe che come un ricordo, diciamo, un ‘monumento’ di quest’Anno della Misericordia, ci fosse in ogni diocesi un’opera strutturale di misericordia”. È l’appello rivolto dal Papa alle diocesi, durante la Veglia di preghiera in occasione del Giubileo della Misericordia, il 2 aprile. Pronta la risposta delle Chiese locali che, da nord a sud, stando vita ad esperienze di servizio, opere di misericordia strutturali e permanenti per offrire risposte ai bisogni delle persone. Non che ne mancassero, ma la domanda di carità è crescente anche tra fasce sociali che fino a qualche anno fa non manifestavano particolari bisogni.
Pronta anche la nostra diocesi. Per volontà del vescovo Mons. Cornacchia, e cogliendo una riflessione che le Suore Salesiane di Ruvo di Puglia avevano avviato nella scorsa primavera su come ricollocarsi sul territorio, sia a livello educativo che sociale, per ridare significato al loro carisma presente in città da oltre 90 anni, le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno elaborato il progetto di una mensa cittadina.
Il titolo del progetto è emblematico: IncludiAMO e propone, oltre la mensa, il coordinamento tra diversi enti e associazioni sul territorio (Caritas diocesana e cittadina, parrocchie, Assessorato alle Politiche sociali di Ruvo di Puglia, Membri della Famiglia Salesiana di Ruvo, CIOFS/FP Puglia, Oratorio centro Giovanile Sacro Cuore, Noi x Voi, altri …).
«Il carattere innovativo del progetto – dichiarano le promotrici – consiste nel coniugare le finalità formative del Ristorante didattico, realizzato dagli allievi del CIOFS/FP Puglia e dai loro chef, con gli scopi educativi e sociali della mensa. Tale esperienza diventa così, per i giovani allievi e i loro formatori, occasione privilegiata di formazione tecnico-professionale (nella forma dell’impresa simulata) e di educazione alla solidarietà e servizio gratuito ai più bisognosi. Proprio come previsto dalla tradizione educativa salesiana».
Il Progetto è qualificato inoltre da una attenzione a 360° alla persona e al contesto familiare di appartenenza. Infatti saranno attivi i seguenti servizi:
• Sportello Famiglia con un servizio di consulenza psicologica, medica e legale;
• accompagnamento nell’assunzione delle responsabilità genitoriali;
• presa in carico di minori a rischio emarginazione e pluri-ripetenza, con un servizio di doposcuola e recupero scolastico, oltre che di animazione ludico-ricreativa, a carico dei volontari dell’Oratorio centro Giovanile e del progetto di Servizio Civile Nazionale.
Ambiziose quindi le finalità di questa nuova opera-segno in diocesi, per superare la cultura dell’indifferenza, dell’esclusione, dello scarto a favore di una cultura della solidarietà, della cura, dell’inclusione.
La mensa parte il 31 ottobre 2016, inizialmente solo al lunedì e giovedì, per massimo 30 persone individuate secondo criteri concordati con Assessorato alle Politiche Sociali e Caritas.
Un passo decisivo e imprescindibile è la formazione dei volontari disponibili ad un servizio gratuito a favore dei più bisognosi, in mansioni come accoglienza, distribuzione pasti, riordino cucina, raccolta viveri…
Il progetto, coordinato dal direttore della Caritas diocesana don Cesare Pisani e dalla comunità FMA di Ruvo, ha preso il via nei giorni scorsi con alcuni appuntamenti formativi cui hanno preso parte oltre novanta persone prevalentemente adulte che hanno accolto la sollecitazione rivolta nelle rispettive parrocchie.
Accanto a questa opera-segno di carità, il Vescovo ha voluto anche due opere-segno di spiritualità (di cui diremo in seguito, ndr) perchè la Misericordia si traduca quotidianamente in opere personali e comunitarie.