La Bibbia a portata di web

Luce e Vita n.36 del 5 novembre 2017

di Nicolò Tempesta, direttore Ufficio catechistico diocesano

 

«Il sole che sorge ti veda sempre con un libro in mano». È una delle sentenze di Evagrio Pontico che mi ha fatto sempre pensare al legame indissolubile tra il cristiano e la Parola di Dio. È una delle sentenze del monaco egiziano che ho ritrovato nel lavoro di don Giuseppe de Candia, sul canale youtube della nostra diocesi, che introduce il percorso biblico sui testi sacri come “la storia dell’uomo seguita dalla promessa del perdono, di una vita nuova. La promessa del Regno che è dei piccoli e dei coraggiosi”.
Fiumi d’inchiostro sono stati versati per descrivere l’importanza della Parola di Dio nella vita dei credenti. Per Gregorio Magno, giusto per citare un profondo conoscitore delle Scritture, la Parola di Dio è una lampada che illumina la notte nella vita presente, è un bosco che con la sua ombra offre refrigerio contro la calura di questo mondo, è la guida dei pastori che assicura l’unità della Chiesa e conduce il gregge.
Il lavoro di don Giuseppe ha un pregio: il testo biblico rivive – anche con un clic sul proprio smartphone – ogni qualvolta viene messo a contatto con quel “catalizzatore” che è la storia di ciascuno di noi, individui e comunità, senza mai dimenticare che il nativo e autentico “ambiente vitale” della Parola è la santa Chiesa di Dio. Per questo è necessario che ognuno si accosti sul web a questo lavoro di catechesi con le domande vere e concrete sulla vita di tutti i giorni: che senso ha questa mia esistenza? Che cosa c’entra Dio con la mia vicenda?
Infatti come Parola del Dio vivente, la Sacra Scrittura è sempre attuale e contemporanea ad ogni lettore e lo sostiene nel cammino della fede “come lampada che brilla in un luogo oscuro, finchè non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei nostri cuori” (2Pt 1,19). Tra vita e Bibbia si stabilisce così un circolo virtuoso e fecondo: la vita – con la sua domanda di salvezza e il suo bisogno di incontro con Cristo – ci dona l’ottica in cui leggere la Parola di Dio, una sorta di angolo di precomprensione che ci permette di coglierne il messaggio di vita nuova.
La Bibbia a portata di web, così come l’ha pensata don Giuseppe, è una singolare opportunità per il recupero autentico e profondo dell’esperienza credente: non possiamo non farci evangelizzatori in questo nostro tempo. Con uno slogan efficace ed espressivo si potrebbe dire che la nostra povertà non dipende dal fatto di “essere pochi cristiani”, ma piuttosto di “essere poco cristiani” o “cristiani a metà”. Trasmettere la fede significa allora anche attendere con grande responsabilità al compito missionario di consentire lo sprigionarsi dell’energia sorgiva del testo sacro, affinché tutti – anche gli stessi cristiani – possano venire a contatto vivo con la persona di Gesù e da questo incontro ne escano trasformati, redenti. La Bibbia, sul canale youtube della nostra diocesi, può allora risultare una preziosa occasione perché emerga chiaro – come ai tempi della comunità delle origini – che l’unica forza della comunicazione della fede è la Parola, liberamente ricevuta e gratuitamente donata. Questo impegna tutti, ma in modo speciale i fedeli laici, a una rinnovata mediazione culturale dei contenuti della fede entro i nuovi canali della comunicazione del sapere – i cosiddetti “nuovi areopaghi”, ma anche entro i campi culturali tradizionali, condividendo le gioie, le speranze e le preoccupazioni di tutti gli uomini e le donne che sono alla ricerca di ragioni per l’esistenza, che si interrogano sul senso della vita e sul suo futuro.
Potrà succedere a chi si imbatte in questo lavoro che “lo stesso Spirito che ha toccato l’anima del profeta, tocca ora l’animo del lettore” (san Gregorio Magno). È lo stesso Spirito che ha aiutato don Giuseppe nella sua opera di mediazione biblica.

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