L’estate dei nostri ragazzi. La mappa delle attività estive promosse in diocesi

di Andrea Teofrasto e Simona Boccanegra

Quanti sono? Dove vanno? Un censimento impossibile (ma ci abbiamo provato, vedi la mappa allegata, realizzata dalla redazione del settimanale, ndr). L’estate dei gruppi scout, delle parrocchie, dei movimenti è un brulicare di iniziative, viaggi, campi scuola. Sono tantissimi i ragazzi e i giovani cattolici impegnati in attività formative di tutti i generi. 
Autobus che partono e zaini che si riempiono, gite ed escursioni, ma anche settimane di formazione. Tutto progettato e gestito da educatori volontari che, alla faccia delle vacanze, passano il miglior tempo libero dell’anno in estenuanti animazioni o dietro nugoli di ragazzini negli oratori. Già, perché non ci sono solo i campi scuola, anche le mille iniziative tra cui: oratori aperti, sport, attività ricreative, senza dimenticare lo scautismo. Metodi e finalità sono ovviamente diversi. In comune hanno la matrice cristiana e la formazione estiva come tappa culminante del percorso di un anno.
Lo scautismo, nato più di cento anni fa, è uno dei movimenti giovanili più numeroso. Proprio sabato 13 giugno gli scout hanno incontrato Papa Francesco in una splendida e colorata giornata di festa. Grazie all’impegno di educatori adulti, molti ragazzi e ragazze hanno l’opportunità di vivere momenti di gioia e di crescita a contatto con la natura, suddivisi nelle tre fasce d’età: i lupetti e le coccinelle (bambini e bambine dalla 3° elementare alla 1° media), gli esploratori e le guide (ragazzi e ragazze dalla 2° media alla 2° superiore, i rover e le scolte (giovani dalle 3° superiore fino a 20 anni e oltre). Durante l’estate ogni fascia d’età vive 8 – 10 giorni insieme, sperimentando la vita di comunità, la preghiera, il giocare e divertirsi con semplicità e amicizia. I lupetti e le coccinelle trascorrono la settimana di branco in una zona collinare immersa nel verde. L’ambiente suggestivo è la cornice ideale per il raggiungimento degli obiettivi previsti dai capi, ossia l’educazione all’amore di sè e della natura, la coeducazione; la scoperta e la conoscenza dello stile scout; il rispetto delle cose proprie e altrui. Gli esploratori e le guide vivono in squadriglia (piccolo gruppetto di ragazzi o di ragazze), il dormire in tenda, la cucina sul fuoco permette a tutti i ragazzi di acquisire una maggior autonomia. I rover, le scolte e i capi responsabili, vivono invece attività all’insegna della totale avventura e semplicità, svolgendo lavori socialmente utili, ovvero “ora et labora” (prega e lavora) o si concentrano sulla riflessione personale più che al servizio. Non va tralasciata la formazione sul metodo scout, sulla psicologia evolutiva, su tecniche scout e sul fondatore Robert Baden-Powell (militare britannico e fondatore dello scautismo).
Il cammino annuale dell’ACR non si ferma con la stagione estiva. Il “Tempo Estate Eccezionale” è l’occasione per una proposta formativa che molte realtà parrocchiali accolgono con entusiasmo: il campo scuola. Un modo per sperimentare la vita di gruppo a tempo pieno; per fare esperienza della condivisione quotidiana di tempo, spazi, pensieri, dubbi, stimoli; per fermarsi e interrogarsi; per scoprire Gesù e sentirlo vicino nelle attività di tutti i giorni. Il campo scuola è palestra di vita e opportunità per responsabilizzarsi. Nella maggior parte dei casi si scelgono strutture in autogestione anche per coinvolgere pienamente i ragazzi nelle faccende domestiche e per toccare con mano la bellezza della vita insieme. Quella del campo scuola è un’esperienza che permette di creare legami nuovi o rafforzare quelli già esistenti. Anche gli adulti, durante l’estate, vivono un momento di formazione alternativo ai soliti incontri attraverso il campo scuola, ma non in tutte le parrocchie c’è questa opportunità. L’AC diocesana ha proposto un momento festa per tutti gli adulti (il 6 giugno a Ruvo) e il campo unitario, rivolto a responsabili e consigli parrocchiali (4-5 luglio a Corato).
Dici estate e pensi al Grest: spazio allora alla programmazione, via alla ricerca del sussidio migliore, al cartone animato che ha sbancato al cinema, alle riunioni sui sagrati assolati, alla ricerca di attività che portino nella nostra estate quella frizzante allegria che ha un solo nome: GREST! Le parrocchie, con le attività estive dell’oratorio ANSPI, offrono a bambini e ragazzi del quartiere l’occasione di comprendere che Gesù non va in vacanza al mare, ma aspetta che gioiamo nella sua casa e nei suoi campetti con animatori e sacerdoti. La giornata tipo del GREST si articola in vari momenti: drammatizzazione della storia, grandi giochi, laboratori manuali ed espressivi, preghiera e merenda in compagnia! Parallelamente i più piccini – i bimbi al di sotto dei 6 anni – potranno seguire un percorso di attività motorie, ludiche e manipolative più consone alla loro età: è questo il cosiddetto GRESTINO, attivo già da tre anni nella Parrocchia Sant’Achille.