Due gli episodi ultimi che hanno scosso la città, ferita da sparatorie in luoghi pubblici: il 15 aprile, con il conseguente arresto di due albanesi, in possesso di kalashnikov, e il 31 giugno, in viale dei Garofani, con la sparatoria avvenuta dopo le 22, che ha ferito alle gambe Giuseppe e Michele Baldassare, reali destinatari delle pallottole; colpita da proiettili vaganti anche Angela Altamura, inconsapevole passante nel posto e nell'ora sbagliata.
Ma ci possono essere luoghi e orari sbagliati da frequentare nella propria città? É possibile dover passeggiare per i nostri quartieri con una non più lontana paura di non essere sicuri?
La città è della gente che la abita e non può essere stravolta da chi persegue altre finalità, gettandola nel panico.
Per queste ed altre ragioni, ad una settimana dall'ultimo tragico evento, la cittadinanza si mobilita e reagisce con le armi proprie, quelle delle relazioni buone, di un sano protagonismo educativo e di promozione del bene comune: l’Azione Cattolica cittadina, unitamente all’Agesci Terlizzi/1 e Terlizzi/2, propongono un momento di «cittadinanza attiva, finalizzato alla riappropriazione simbolica degli spazi brutalmente violentati» che significativamente ha come slogan: «Noi abitiamo Terlizzi… e tu?»
Con questo momento gli organizzatori «desiderano che Terlizzi sia una città abitata da cittadini, anziani, adulti, giovani, bambini», senza timori.
Anche il Vescovo don Gino Martella, e in lui tutta la diocesi, sarà presente per testimoniare l'unità di sentimenti e di valori che devono essere salvaguardati nelle nostre città. Anche questo tipo di manifestazioni, quando sono esentate da ogni forma di strumentalizzazione, rivestono un forte carattere di identità e di educazione al senso della cittadinanza.
Raduno in Piazzetta Amendolagine, luogo dei fatti, dalle ore 20.30, per ascoltare musica, poesie, testi e raccontare stati d'animo e pensieri.
Intanto, nella settimana prossima, proprio a Terlizzi avrà luogo il IV Festival della legalità, organizzato dal movimento “Città civile”, con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo giudiziario, imprenditoriale, associazionistico.
L.S.
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