Preghiera e solidarietà per la comunità genovese

a cura della Redazione

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La nostra comunità diocesana, con il suo Vescovo Domenico, si unisce spiritualmente al dolore della popolazione genovese causato dal crollo del ponte Morandi. Fa sue le parole del presidente della CEI Card. Gualtiero Bassetti e del Presidente della repubblica Sergio Mattarella nell’esprimere preghiera e solidarietà umana.

“Ancora una volta una tragedia volge l’attenzione del Paese a Genova. Questi giorni, che avrebbero dovuto essere di festa e di riposo per tutti, sono invece insanguinati da un nuovo dramma, che ferisce pesantemente intere famiglie e comunità”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, commenta il crollo del Ponte Morandi sulla A10, che ha causato decine di morti. “In queste ore di dolore – aggiunge Bassetti – con la nostra preghiera e la nostra solidarietà umana e cristiana, siamo vicini al cardinale Angelo Bagnasco, alla sua Chiesa e alla sua Città, ai soccorritori e a quanti sono in lutto o in ansia per la sorte dei loro cari”.

“È una catastrofe quella che ha colpito Genova e l’Italia intera. Su persone e famiglie inermi si è abbattuta una disgrazia spaventosa e assurda”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il cui “primo pensiero – mio come di tutti gli italiani – va alle vittime, ai feriti, alle sofferenze e alle angosce dei loro familiari. A quanti oggi piangono per i loro cari, desidero esprimere il più sentito cordoglio, la mia vicinanza e, insieme, la solidarietà della Repubblica”. Mattarella rivolge un “caloroso ringraziamento” a coloro che – sulle strade, tra le macerie, negli ospedali – si sono immediatamente prodigati e tuttora continuano a lavorare in condizioni di difficoltà, per salvare vite e per recuperare i corpi di chi è stato travolto”. “Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità – prosegue Mattarella -: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale”. “Gli italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti che accompagnino con sicurezza la vita di tutti i giorni”, conclude il presidente: “I controlli, la cultura della prevenzione e l’intelligente ammodernamento del sistema delle comunicazioni, devono essere sempre al centro dell’azione delle istituzioni pubbliche e dei concessionari privati, a tutti i livelli”.