Pastorale giovanile

Aperti per ferie/2. Lettera alle parrocchie e comunità religiose della Diocesi

31 maggio 2020

Con la lettera destinata a parrocchie e comunità religiose della Diocesi, il Servizio diocesano di pastorale giovanile, con l’Ufficio Catechistico Diocesano, le Figlie di Maria Ausiliatrice, l’ANSPI e l’ACR, rilancia le indicazioni elaborate a livello nazionale per quanto riguarda le attività estive in questa fase della pandemia, con riferimento alle “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Anche il settimanale diocesano Luce e Vita di domenica 7 giugno, già stampato e in distribuzione da domani 3 giugno, riporta un’ampia sintesi del documento nazionale e il manifesto “Aperti per ferie”. Venerdì 5 giugno alle ore 19:00 su zoom, incontro di presentazione del documento sulla pagina Facebook della Pastorale Giovanile o inoltrato via WhatsApp attraverso le equipe cittadine di PG.

Lettera Oratorio Estivo 2020
Luce e Vita n.23 del 7 giugno

1/2020
Molfetta, 31 maggio 2020

 

Nel corso della vita ho raggiunto la certezza che le catastrofi servono ad evitarci il peggio.
Ed il peggio, come potrei spiegare che cos’è il peggio? Il peggio è proprio aver trascorso la vita senza naufragi,
essere rimasti alla superficie delle cose, aver danzato al ballo delle ombre, aver guazzato in questa palude dei “si dice”, delle apparenze, non essere mai stato scaraventato in un’altra dimensione.

(Christiane Singer, Del buon uso delle crisi)

 

All’attenzione delle comunità parrocchiali e religiose

e p.c. a Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo
a don Raffaele Tatulli, Vicario Generale
e don Vito Bufi, Ufficio Pastorale

Oggetto: Indicazioni relative all’oratorio estivo

Carissimi,

l’emergenza sanitaria ci ha colti impreparati e ci ha costretti a grandi rinunce e restrizioni, anche da un punto di vista pastorale. La vita delle nostre comunità sta gradualmente riprendendo e siamo chiamati a ripensare e rimodulare le nostre pratiche e il nostro stile ecclesiale, per rispondere nel migliore dei modi alle necessità in continua evoluzione.

Molti si chiedono: “si potrà fare quest’anno l’oratorio estivo?”. La Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile, ha risposto a questo appello proponendo il progetto “Aperti per ferie”, dando così indicazioni concrete per progettare e vivere l’oratorio estivo in conformità alle normative vigenti in materia di sicurezza, ai fini del distanziamento sociale.

Il 15 maggio 2020 sono state pubblicate le “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia. È ora possibile orientare meglio il progetto “Aperto per ferie” che intende sostenere le attività educative ecclesiali, tradizionalmente svolte dalle parrocchie/oratori, dalle realtà legate alla vita consacrata e dalle realtà associative.

Con questa lettera vi raggiungiamo per dare alcune indicazioni in merito.

  • Le Linee guida delineano un servizio di cui ultimo responsabile politico è il Comune, che deve autorizzare i progetti, in accordo con le autorità Il documento fa esplicito riferimento alle attività dei centri estivi, nominando anche gli oratori: dunque tutto ciò che riguarda i protocolli di sicurezza sanitaria va osservato in modo scrupoloso. Chi non fosse in grado, per mancanza di strutture adeguate e di risorse umane sufficienti, di non rispettare queste norme, è bene che per quest’anno non proponga l’esperienza dell’oratorio estivo.
  • Il secondo aspetto che emerge dalla lettura delle Linee guida riguarda il fatto che sarà possibile svolgere attività in presenza per piccoli gruppi (7-10 persone a seconda dell’età). È un aspetto importante che bisogna valutare con attenzione, dato che comporta la necessità di più persone adulte, adeguatamente formate, per la gestione delle attività.
  • C’è la possibilità che le attività si svolgano a rotazione negli ambienti dell’oratorio. Questo rimanda all’idea di “oratorio arcipelago” già scritto nel progetto: per rendere l’esperienza possibile a tutti i ragazzi è una buona idea fare riferimento non solo agli spazi dell’oratorio e della parrocchia, perché in molti casi vorrebbe dire spazi insufficienti. Sarà quindi decisivo il dialogo con il proprio territorio, anche il più piccolo, per poter identificare gli spazi possibili per muoversi: le scuole, le biblioteche, i parchi pubblici (che però non potranno essere esclusiva delle attività dei bambini), le palestre, i centri sportivi, i centri polifunzionali… insomma tutto ciò che un territorio può offrire come spazio utile in riferimento al numero di persone che si pensa di
  • Tema sempre delicato e importante è quello delle persone con disabilità. Potrebbe essere più facile (i piccoli gruppi facilitano l’integrazione); potrebbe essere più difficile (muoversi in sicurezza, spazi informali, distanziamenti…). Una buona progettazione dell’estate ragazzi deve prevedere attenzioni specifiche che possano integrare i ragazzi con disabilità; attenzioni che andranno valutate nei singoli servizi, perché questa più di ogni altra rappresenta una situazione da valutare luogo per luogo, persona per
  • La responsabilità nelle Linee guida è demandata ai Comuni che devono autorizzare le attività. Ma per poterlo fare l’attività deve essere certificata presso le autorità competenti. È materia da approfondire, con cui prendere confidenza, ma è un punto di cui tenere conto: la sanificazione degli ambienti, le mascherine da cambiare, il materiale per lavarsi correttamente le mani e una serie di altre cose, comportano costi che lievitano ma che potrebbero essere coperti dai fondi messi a disposizione dal

Come Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, insieme all’Ufficio Catechistico, alle Figlie di Maria Ausiliatrice presenti a Ruvo, all’ANSPI e all’ACR diocesane, stiamo lavorando per offrire informazioni e formazione per una buona e sana programmazione.

Le comunità parrocchiali, religiose e associative interessate alla proposta, sono invitate a partecipare all’incontro, che si terrà su Zoom venerdì 5 giugno alle ore 19:00. La modalità scelta è dettata dall’esigenza di evitare assembramenti. Il link di accesso all’incontro verrà pubblicato sulla pagina Facebook della Pastorale Giovanile o inoltrato via WhatsApp attraverso le equipe cittadine di PG.

La partecipazione alla formazione è indispensabile in vista di una possibile apertura delle attività di oratorio, dato che la corretta applicazione delle citate Linee guida rende minimo il rischio per il gestore del servizio di essere ritenuto responsabile civilmente e penalmente del contagio. Ricordiamo infatti che dal punto di vista giuridico non si può essere considerati responsabili di un contagio, ma si è responsabili delle condizioni di sicurezza da creare seguendo le linee guida e si potrà essere considerati responsabili di non averle messe in atto. Con questo non vogliamo smorzare l’entusiasmo di chi vuole mettersi in gioco e a servizio di questa sfida, ma richiamare l’importanza del rispetto scrupoloso delle norme indicate dal Governo.

Questa è per la Chiesa italiana e diocesana un’occasione importante per cambiare lo stile della nostra presenza educativa nel territorio. Soprattutto attorno a tre punti:

  1. È l’occasione per attivare reti intraecclesiali ed extraecclesiali di lavoro e di comunione;
  2. Noi non condividiamo l’idea che l’oratorio sia quasi esclusivamente il luogo del tempo libero, dove le proposte formative sono costruite sul gioco e sulla socializzazione, al netto degli impegni di vita. L’oratorio è luogo di formazione alla vita, attraverso il protagonismo dei ragazzi che così imparano che cosa è la vita e in essa trovano anche la chiamata della Il collegamento con i percorsi scolastici, l’attenzione alla solidarietà e alla fragilità, il coinvolgimento delle famiglie in senso costruttivo, la realizzazione di progettualità in rete con i vari protagonisti dei servizi all’infanzia (soprattutto nello sport), l’attenzione all’integrazione religiosa e culturale devono entrare sempre di più nel percorso formativo degli oratori, aggiungendosi a quelli che già con successo si stanno vivendo.
  3. Uno dei temi del percorso educativo e formativo di quest’anno è proprio la presa in carico dell’epidemia, perché i ragazzi imparino a conoscerla, ad affrontarla con responsabilità e con solidarietà. Imparare l’uso delle mascherine, il lavarsi le mani, l’accompagnare con l’amicizia chi si ammala, imparare una solidarietà di affetto e di vicinanza, accogliere chi è più fragile, capire il senso delle norme igienico-sanitarie con senso di responsabilità… tracciano un cammino educativo interessante per quest’estate, dove l’importante non è costringere i ragazzi a mettere in pratica queste norme, ma ad assumerne responsabilmente e volentieri il

La situazione è molto complessa e delicata; lo sappiamo! Quella che ci aspetta quest’anno sarà un’estate diversa, strana, difficile, ma sicuramente indimenticabile. Sarà un’estate da inventare, caratterizzata come sempre da responsabilità, rigore e cura ma che decisamente avrà bisogno di un’attenzione e uno sguardo diverso. È vero che l’emergenza ci ha imposto dei limiti, ma limiti ed ostacoli aprono sempre mondi di possibilità e scenari del tutto nuovi. Senza limiti e ostacoli il nostro mondo come lo conosciamo non esisterebbe.

Lo stesso accadrà questa estate per noi educatori che avremo bisogno di utilizzare strumenti nuovi e in primis il mondo digitale. Chat, social, video potranno diventare in questi mesi i nostri strumenti educativi. Con l’aiuto degli adolescenti, nativi digitali, questa nuova sfida sarà molto più semplice da affrontare. Potranno cambiare gli strumenti, ma decisamente non cambierà il nostro focus: mettersi al servizio degli altri.

Con spirito fraterno e di sincera gratitudine vi abbracciamo, nell’attesa di poterlo fare di persona!

 

Gli incaricati diocesani per il Servizio di Pastorale Giovanile

don Luigi Amendolagine e don Dario Vacca
insieme a Ufficio Catechistico Diocesano Figlie di Maria Ausiliatrice, ANSPI ACR