Chiesa locale - Luce e vita

Saluto del vescovo Domenico al cardinale Marcello Semeraro

15 gennaio 2022

Nella cornice, suggestiva ed armoniosa di questa Cattedrale, dove per ben undici anni il Venerabile Mons. Antonio Bello ha celebrato l’Eucaristia e ha insegnato come “maestro autentico della fede” (Christus Dominus, 2), rivolgo a Lei, Eminenza, il saluto gioioso e sincero, unitamente al sentimento di gratitudine per aver accettato di presiedere l’Eucaristia, in cui sarà data ufficiale lettura del Decreto di Venerabilità in favore di don Tonino, che il Santo Padre ha autorizzato a promulgare il 25 novembre 2021, ordinando di renderlo pubblico durante la Conferenza Episcopale Italiana, a Roma, e di trascriverlo negli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.
Riporto qui uno speciale messaggio di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Amato, nostro illustre concittadino e già Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi: “Eccellenza, complimenti per il bel traguardo della Venerabilità. Mi unisco alla vostra gioia e anche al vostro grande desiderio di imminente Beatificazione (di don Tonino Bello). Vi accompagno con la preghiera e la stima. Fraternamente. Card. Angelo Amato”.
Il riconoscimento dell’eroicità delle virtù teologali e cardinali permette ora di proporre il nostro amato Vescovo quale testimone credibile del Vangelo, e rappresenta una singolare Grazia con cui il Signore desidera benedire non solo questa Diocesi e quella di Ugento-Santa Maria di Leuca, ma la Chiesa tutta.
Il sentimento di profonda e sincera gratitudine lo estendo anche ai miei confratelli nell’episcopato: a Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese; a Mons. Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca; a Mons. Felice Di Molfetta, Vescovo emerito della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano; agli Ecc.mi Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli; a Mons. Giovanni Ricchiuti, Arcivescovo-Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti; Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari – Bitonto; Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo; Mons. Leonardo D’Ascenzo, arcivescovo di Trani, Mons.Mario Paciello, Vescovo emerito di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, Mons. Luigi Mansi, Vescovo di Andria, che insieme ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai seminaristi accompagnati dal Rettore Mons. Giovanni Caliandro, alcuni educatori e dal Preside della Facoltà Teologica di Puglia Prof. don Vito Mignozzi, hanno desiderato prender parte a questa tanto attesa Celebrazione eucaristica, il cui risvolto ecclesiale rimarrà ben custodito nel cuore di tutti.
Saluto e ringrazio anche il Postulatore della Causa, Mons. Luigi de Palma impossibilitato ad essere presente questa sera, il vice Postulatore P. Alessandro Mastromatteo OFM, e tutti coloro che, a diverso titolo, hanno collaborato per la buona riuscita della compilazione della Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis, specialmente Mons. Maurizio Tagliaferri, Relatore della Causa e il Prof. Ulderico Parente, suo Collaboratore (impedito all’ultimo momento ad essere tra noi stasera).
Ringrazio altresì il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, qui rappresentato dalla Dott. ssa Mimma Gattulli; il Prefetto della Città metropolitana di Bari la Dott.ssa Antonia Bonomo; il Dottor Roberto Garofoli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, i sindaci, le autorità civili e militari delle quattro città della Diocesi, il sindaco di Alessano, e tutti i convenuti, particolarmente i familiari del Venerabile (il fratello, Trifone Bello) e il Dott. Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”.
Ancora, la mia grata riconoscenza va a tutti coloro che si sono impegnati, a vario titolo e in diverso modo, per la preparazione di questa Celebrazione eucaristica, specie a Tele Padrepio, Tele Dehon e all’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali).
Eminenza, Lei che ha conosciuto personalmente il Venerabile don Tonino e che ha valutato i suoi scritti in qualità di Censore teologo, definendolo “Vescovo povero a servizio dei poveri”, continui ad accompagnare, come ha fatto fino ad ora, ogni passaggio dell’amato Pastore della Chiesa del grembiule verso gli onori degli altari.
Il Relatore della Causa ha dichiarato che il Venerabile è “stato uno dei protagonisti più vivaci della Chiesa italiana del Novecento”. In effetti, la sua vivacità si è espressa nell’impegno coraggioso a vantaggio degli ultimi, nella testimonianza gioiosa di una vita coerente, nella profezia vera delle “parole scomode”, nelle iniziative stravaganti per una nuova cultura della pace, nello sguardo ininterrotto al Cielo per un rinnovato Paradiso sulla terra.
A lei, Eminenza, e all’intera Congregazione delle Cause dei Santi, di cui è Prefetto, assicuriamo la nostra preghiera affinché ogni delicato passo in favore di don Tonino e di altri candidati alla santità, venga compiuto secondo la volontà del buon Dio, che ci invita ad essere santi, come Lui, il Signore Dio nostro, è Santo (cf. Lev 19,2). Ancora grazie a tutti e, come ci ha indicato Papa Francesco durante la sua omelia a Molfetta il 20 aprile 2018: “Nutriamoci del Pane di vita e della Parola che salva (…). Così, come don Tonino, saremo sorgenti di speranza, di gioia e di pace”.