Giusti come il padre Dio, esempio vero di giustizia

Riflessioni sulla giustizia

Cari ragazzi, nel salutarvi paternamente, vorrei riflettere con voi sulla giustizia. Che cosa è
la giustizia? Chi è giusto? Come e quando dobbiamo essere giusti?
La giustizia è un valore universale, per tutti e per sempre, perché Dio è giusto. Per Dio essere giusto significa essere misericordioso perché fa notare il peccato, ma vuole salvare il peccatore, quindi di fronte all’errore non possiamo far finta di nulla, dobbiamo lavorare per la verità e il bene. Nell’essere giusto il Padre mostra tutta la sua bontà e generosità e in questo modo ama e questo amore diventa medicina. Possiamo dire che essere giusti significa amare e in questo anno giubilare allenarci nel vivere questa virtù ci renderebbe più somiglianti a Gesù. Nella lingua italiana giustizia significa annientare, ma per Dio ha un significato opposto. Nella parabola del padrone della vigna, Gesù ci aiuta a capire meglio il suo modo di agire, perché si comporta con bontà e generosità.
Sempre nel Vangelo Gesù ci ricorda che se ognuno di noi fa del bene solo a chi ama, cosa faremmo di straordinario? Ritengo quindi che il nostro essere straordinari sta nel fatto di saper amare e perdonare con tutto il cuore e tutti.
Vi lascio una testimonianza che a me personalmente ha sempre colpito: San Giovanni Paolo II perdonò il suo attentatore del 13 maggio 1985, recandosi da lui in carcere.
In quell’abbraccio il Papa ha voluto esprimere la giustizia di Dio che è amore.
Carissimi, tanti sono quelli che hanno fame e sete di giustizia, sono molti coloro che attendono da noi un sorso di bontà, carità e perdono. Moltiplichiamo questi gesti in famiglia, a scuola, tra i nostri amici, perché possiamo vivere in maniera ordinaria la bontà straordinaria del Padre, che si manifesta nei Martiri e nei Santi.

Nell’abbracciarvi e benedirvi, vi auguro di saper crescere alla luce di questa bellissima Virtù, dono di Dio.

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo

22-05-2016