La straordinaria iniziativa di papa Francesco, di aprire con la sua visita il convegno, ha fatto in modo che ogni giorno si risentisse l’eco e l’entusiasmo del suo messaggio. Proprio su questa scia il convegno ha proseguito i suoi lavori aprendo la quarta giornata con un momento dedicato tutto all’ecumenismo, grazie agli interventi dell’Arciprete Ortodosso G. Blatinskij, della pastora Valdese L. Tommassone, dell’Imam Izzedin Elzir, capo della comunità musulmana di Firenze, e del Rav Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica fiorentina, con l’invito a creare una nuova cultura dove la diversità sia considerata una ricchezza e una risorsa.
In questo clima di confronto e invito al dialogo sono proseguiti i lavori degli oltre 2200 delegati, suddivisi in base alle cinque vie della traccia, intorno a duecento tavoli già costituiti nella giornata precedente. Facendo tesoro del confronto, delle riflessioni e condivisioni di esperienze e vissuti emersi dagli stessi gruppi di studio, la giornata odierna è stata dedicata all’individuazione di alcune pratiche che possano diventare patrimonio comune della cultura pastorale delle nostre comunità.
Grazie al prezioso lavoro dei moderatori delle aule di confronto, sarà possibile domani raccogliere tutte le proposte giunte dai tavoli di studio affinché vengano poi sintetizzate dai relatori per la conclusione del convegno.
Nel pomeriggio tutti i delegati hanno incontrato la città di Firenze suddivisi in trenta gruppi tematici, con la specificità della storia, della Chiesa fiorentina, dell’arte, delle comunicazioni sociali, della carità, dei testimoni della politica e dell’educazione.
Piacevolissima la serata artistica con visita a Palazzo Strozzi della mostra “La bellezza divina”, dove è stato possibile ammirare, tra le altre opere, la Pietà di van Gogh, la Crocifissione binaca di Chagall e la crocifissione di Guttuso.
Si fa vicina l’ora del ritorno…
I delegati diocesani