Torna al Museo diocesano di Molfetta, lunedì 27 e martedì 28 marzo, l’azione scenica “Vengo da Migdàl. Il mio nome è Maria”, nata da un’idea di Antonietta Cozzoli e promossa da ResExtensa nell’ambito della programmazione culturale del periodo quaresimale e della Settimana Santa 2023, sostenuta dall’Assessorato alla Cultura della Città di Molfetta.
Un’esperienza di grande impatto emotivo che coinvolge alcune delle più note opere del panorama artistico nazionale dedicate alla santa, a partire dalla straordinaria versione custodita nel Museo Diocesano, la prima realizzata da Giulio Cozzoli, e la statua processionale eccezionalmente concessa dall’Arciconfraternita della Morte dal sacco nero di Molfetta.
«La storia di Maria Maddalena – afferma Carlo Maria Martini – è il segno dell’eccesso cristiano, del superamento, è il segno di una verità profonda: non si raggiunge il vero equilibrio se non andando al di là, con qualche gesto coraggioso. Solo l’eccesso salva».
In una sinergia di poesia e arte, musica e danza, immagini e suggestioni, questa spettacolare performance ripercorre attraverso il racconto in prima persona, i momenti in cui la vita di Maria di Magdala si intreccia con quella di Gesù di Nazareth. Testimone privilegiata, Maria sta con i dodici accanto al Maestro nei giorni della predicazione in Galilea, sta ai piedi della croce accanto alla Madre, sta sulla soglia del sepolcro vuoto. È prima messaggera della Resurrezione.
La messa in scena delle due serate prevede le interpretazioni di Michele Basile e Antonietta Cozzoli, le coreografie di Elisa Barucchieri con la compagnia ResExtensa, le proiezioni di DOT Studio.
L’accesso è gratuito con prenotazione presso l’Info Point Turistico di Molfetta, contattando il 351 986 9433 o lo 080 244 64 90.