Famiglia, vivi ciò che sei

di Ferri e Antonella Cormio

Partiamo dall’ultima tappa del nostro percorso dell’anno pastorale per provare a narrare i numerosi eventi vissuti con le famiglie della Diocesi.
Era una bella domenica di maggio, il 7, accolti con vero calore dalla parrocchia Madonna della Stella a Terlizzi, servendoci dell’icona di un albero abbiamo parlato di famiglia: delle sue radici che simboleggiano la stabilità fondata sui valori e sui punti fermi della tradizione, delle sue foglie, che denotano la fragilità e precarietà del nostro tempo, ma soprattutto delle sue gemme, il futuro, la speranza.
Dagli spunti proposti dall’equipe e dalla riflessione emersa nei vari gruppi di lavoro è scaturita l’idea che non dobbiamo avere un’immagine nostalgica della bella famiglia del passato e neanche appiattirsi sulla precarietà del presente, ma far tesoro della migliore tradizione e delle numerose sfide che questo tempo ci offre per vivere al meglio il nostro oggi.
 
Un altro momento significativo di questo anno è stato il convegno sull’affido, svoltosi in occasione della Giornata per la Vita, il 4 febbraio presso l’auditorium della Madonna della Pace. Provocati dalla coraggiosa testimonianza di Chiara e Stefano Ricci, della diocesi di Fermo, genitori affidatari di oltre 50 bambini, e dagli approfondimenti sulla nostra realtà locale offerti da Grazia Tedone e Maria Antonietta Leuzzi, dell’equipe affido degli ambiti territoriali di Corato-Terlizzi- Ruvo e Molfetta-Giovinazzo, le famiglie presenti sono state invitate a riflettere sulla bellezza del dono della vita, non solo quello biologico ma anche quello del cuore. Un’altra via per essere genitori è possibile ed è altrettanto entusiasmante!
 
Come non parlare poi dei sempre più partecipati e apprezzati momenti di spiritualità nel periodo dell’Avvento e della Quaresima?
Il primo, celebrato nella parrocchia Madonna della Pace a Molfetta l’11 dicembre dal suggestivo titolo “L’annuncio dell’Amore”.
Il secondo nella cornice della Parrocchia di Sant’Agostino a Giovinazzo incentrato sul tema della Croce: “Il mistero della Croce, passione per l’uomo”. La bellissima meditazione di don Vincenzo Di Palo incentrata su sette parole di passione ci ha immersi in una profonda e stimolante riflessione personale e corale sul significato della croce per l’uomo, simbolo di “passione”, come sofferenza, ma anche come amore per la vita.
 
Notevoli le tre serate della settimana biblico-teologica, in febbraio, in cui abbiamo conosciuto meglio l’Amoris Laetitia.
 
L’attenzione alla famiglia ancora una volta deve partire da un cammino di preparazione al matrimonio e, come ormai da anni, viene dedicata ai nubendi una giornata di approfondimento e riflessione. Anche quest’anno la riflessione sulla gioia dell’amore è stata affidata al dott. Michele Ciccolella che ha coinvolto e stimolato le oltre 200 coppie di fidanzati della diocesi riunitesi nell’auditorium della Madonna della Pace il 19 febbraio. Attraverso un piccolo “manuale per l’uso” il relatore ha svelato i segreti per vivere con gioia il cammino verso il sacramento del matrimonio e il nostro vescovo, don Mimmo Cornacchia, ha dedicato loro un’appassionata lettera di auguri “speciali”.
 
E per finire, dopo un anno di pausa, è ripreso il cammino “Accanto all’amore ferito”, il percorso di accompagnamento spirituale rivolto ai separati, divorziati e alle nuove unioni. Fortemente sostenuti dal nostro Pastore, questi incontri iniziati ben quattro anni fa, prima dei sinodi dedicati alla Famiglia, hanno incrociato l’Amoris laetitia che ha dato loro ulteriore vigore e forza nella direzione di una cura particolare per tutte le famiglie.
Dal lavoro fatto in questi anni e, in particolare in quest’ultimo, emerge con forza che le sfide del presente interpellano gli operatori diocesani della pastorale famigliare a mettersi a fianco alle famiglie senza pregiudizi, senza moralismi, senza valutazioni affrettate, con un atteggiamento attento di ricerca costante.Come operatori pastorali sentiamo la necessità di acquisire nuovi linguaggi per entrare in empatia con tutte le famiglie che oggi vivono le tante fragilità e contraddizioni del nostro tempo: perdita del lavoro, liquidità affettiva, ricerca di senso…
La nostra scommessa è riuscire a coinvolgere non solo le famiglie che da sempre frequentano i nostri gruppi parrocchiali ma le tante in cerca di sostegno o semplicemente di ascolto.