Inizio della Visita Pastorale di Mons. Cornacchia

Martedì 15 gennaio 2019 - ore 19,30 Cattedrale di Molfetta

La Visita Pastorale (VP) ufficialmente indetta l’8 dicembre 2018, nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, avrà il suo inizio effettivo con la Celebrazione Eucaristica di apertura che si terrà nella Cattedrale, il 15 gennaio 2019, terzo anniversario della nomina di S. Ecc. Mons. Domenico Cornacchia, quale Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (diretta Tv su tele Dehon, can. 18 e 518 e in streaming su www.diocesimolfetta.it, ndr). Essa può essere considerata un prosieguo della grazia ricevuta con la presenza del Santo Padre a Molfetta, sui passi del Servo di Dio don Tonino Bello, lo scorso 20 aprile.

1. Che cos’ è la Visita Pastorale?
La VP che il nostro Vescovo intende svolgere «è una delle forme, collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio» (CONGREGAZIONE PER I VESCOVI, Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi, Apostolorum Successores, 221). Secondo quanto stabilisce il Codice di Diritto Canonico è un impegno proprio del Vescovo quello di «visitare ogni anno la Diocesi, o tutta o in parte, in modo da visitare tutta la Diocesi almeno ogni cinque anni» (Can. 396 § 1). È la modalità concreta con cui «egli esercita più da vicino per il suo popolo il ministero della parola, della santificazione e della guida pastorale, entrando a più diretto contatto con le ansie e le preoccupazioni, le gioie e le attese della gente e potendo rivolgere a tutti un invito alla speranza» (ESORTAZIONE APOSTOLICA post-sinodale, Pastores Gregis, 46).
La VP, dunque, non è un’ispezione o un fatto burocratico e neppure una serie di celebrazioni ed eventi esteriori che si sovrappongono al cammino diocesano. Essa, invece, è sia un dono di Dio per la Diocesi tutta sia un momento speciale ed unico per il Vescovo che nell’esercizio del suo ministero viene accolto e riscoperto come maestro, sacerdote e pastore che visita il suo popolo (cf Apostolorum Successores, 221).
2. Perché la Visita Pastorale?
Nel tempo trascorso dal suo ingresso, circa tre anni, Mons. Domenico Cornacchia ha già visitato in lungo e in largo la Diocesi. Si è fatto presente sul nostro territorio incrociando le persone nei luoghi della vita quotidiana; ha avuto la gioia e la grazia di celebrare la Sacra Liturgia in tutte le Comunità dove ha potuto incontrare gli operatori della pastorale, i ragazzi, i giovani, le famiglie, gli ammalati e gli anziani; ha confermato nella fede numerosi adolescenti e ha anche toccato con mano la vitalità di tante esperienze di servizio nel campo educativo, culturale e caritativo. Potrebbe bastare tutto ciò per chi ogni giorno sente la responsabilità paterna della guida della Diocesi? Evidentemente no.
Come per un genitore ogni occasione è buona per incontrare i propri figli, ascoltarli ed interessarsi della loro vita, così per il Vescovo la VP è una ulteriore opportunità per ritornare a visitare i fratelli nelle città della Diocesi, nelle quali ha annunciato la Parola del Signore, e vedere come stanno (cf At 15,36); sostare con il suo popolo, ascoltare e conoscere più profondamente la sua Chiesa, crescere nel suo amore e nella sua stima verso di Lei, cogliere con essa i segni dei tempi attraverso i verbi suggeriti da Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: riconoscere – interpretare – scegliere (n. 51).

In tal senso la VP è un momento speciale per le Città e le Parrocchie della Diocesi, per i gruppi, le associazioni, le categorie ma anche per ogni persona che viene incoraggiata a sentirsi amata da Dio e a fare della propria vita un servizio d’amore. Essa può davvero risvegliare in tutti l’entusiasmo della fede, ravvivare il fuoco della passione per l’annuncio del Vangelo, consolidare la comunione fraterna nelle Comunità, favorire la collaborazione tra presbiteri e popolo di Dio, dare un’accelerazione alla corresponsabilità dei laici, verificare le scelte pastorali operate e l’efficacia dell’organizzazione e delle strutture adottate.
3. Quale altro obiettivo si prefigge?
Un altro obiettivo che la VP si prefigge è quello di «valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale» (Apostolorum Successores, 221). Tale valutazione esige l’opportunità di verificare anche i libri contabili, i registri, l’amministrazione del patrimonio, gli arredi sacri, l’organizzazione pastorale delle Parrocchie e delle Vicarie. Chiaramente alcuni di questi aspetti saranno considerati prima della VP vera e propria, con l’aiuto di alcuni convisitatori scelti e nominati dal Vescovo che dovranno verificare la qualità e l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale perché ogni Parrocchia diventi ogni giorno di più spazio di umanizzazione della vita, laboratorio di testimonianza e missione, casa di preghiera e di fraternità.

4. I tempi della preparazione
4.1 La preparazione remota prevede i seguenti momenti:
• Lettura e affissione nelle Parrocchie del Decreto di Indizione della VP nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’8 dicembre 2018;
• Solenne Concelebrazione a Molfetta, nella Cattedrale, il 15 gennaio 2019, per l’inizio effettivo della VP.

4.2 La preparazione spirituale e formativa
Consiste nel predisporre i cuori, nella spiegazione dell’evento, nel creare il clima di accoglienza più adatto perché la VP venga vissuta da tutti come un dono speciale di Dio e una possibilità di crescita piuttosto che come una vuota e sterile formalità. A tal fine sarà opportuno favorire:
• La recita della Preghiera del Vescovo per la Visita pastorale in alcuni contesti. Per esempio: durante l’Adorazione Eucaristica, al termine della Preghiera delle Lodi, dei Vespri, del Rosario;
• L’inserimento di specifiche invocazione nella Preghiera dei fedeli, specialmente nelle feste principali (Natale, Pasqua, patrono, cresime ecc.);
• Incontri di catechesi su temi specifici, quali: il Credo della fede cattolica; la preghiera cristiana; i ministeri nella Chiesa; i tre pilastri della Comunità parrocchiale: Parola – Liturgia – Carità.

4.3 La preparazione del calendario e del programma dettagliato
Dopo la Solenne Celebrazione di apertura, la VP, seguendo la turnazione delle quattro Città della Diocesi, proseguirà per ambiti (elencati al punto 5.1), per poi interessare le Parrocchie.
A tal fine viene costituito dal Vescovo il Comitato Preparatorio, coadiuvato da due Commissioni, coordinate dal Segretario della Visita.
• Del Comitato Preparatorio fanno parte: il Vicario Generale – il Segretario della Visita – i Vicari Foranei – la Segretaria del CPD e il Segretario del CDAL
Le due Commissioni sono composte da:
• i Direttori degli Uffici di Curia e le rispettive équipe con l’impegno di elaborare il programma e il calendario dettagliato della VP dei vari ambiti e/o categorie;
• i Vicari Foranei e i parroci delle rispettive città con l’impegno di elaborare il programma e il calendario dettagliato della VP nelle Comunità parrocchiali.

4.4 La preparazione del questionario per la VP nelle Parrocchie
Consiste nella compilazione di un Questionario destinato a rilevare lo stato e la vita pastorale della Parrocchia. Esso dovrà essere discusso all’interno del Consiglio Pastorale e del Consiglio per gli Affari Economici. Inoltre dovrà essere debitamente compilato su un format, suddiviso in sezioni, e consegnato alla Segreteria della VP un mese prima della Visita della Parrocchia.

5. Modalità di svolgimento della Visita
La VP si concentrerà in alcuni periodi dell’anno e si protrarrà per un minimo di due anni sino al suo completamento, senza intralciare il cammino della pastorale ordinaria. Essa avrà un carattere zonale e parrocchiale.

5.1 La VP nelle Vicarie
Il Vescovo, seguendo la turnazione tra Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, visiterà prima gli ambiti e le categorie. Più precisamente: le Autorità Civili e Militari, i Cimiteri, gli Ospedali, le Case protette per anziani, gli Istituti scolastici (a condizione che ci sia un invito esplicito del Capo d’Istituto o del Consiglio d’Istituto, d’intesa con il docente di religione cattolica), i Circoli culturali, i Centri di aggregazione sportiva, le Confraternite, il Mondo del lavoro, le Istituzioni per il bene comune, le Associazioni professionali.

5.2 La VP nelle Parrocchie
Conclusa questa prima fase, il Vescovo prosegue la VP nelle Comunità parrocchiali, cominciando dalle Parrocchie di Ruvo, per poi recarsi nelle Parrocchie di Terlizzi, Giovinazzo e Molfetta. La Visita a livello parrocchiale prevede che il Vescovo, in momenti distinti, incontri: i sacerdoti e i diaconi della Comunità, il Consiglio Pastorale parrocchiale e il Consiglio per gli affari economici, il gruppo dei catechisti/educatori, gli animatori della liturgia, gli operatori della Caritas, le aggregazioni e i gruppi presenti nella Comunità, alcuni anziani e malati nelle case e anche le singole persone che lo desidereranno.

La VP nelle Parrocchie comincia il giovedì e si conclude la domenica. Per il suo corretto adempimento è necessario individuare una persona che svolga il compito di stendere la descrizione riassuntiva della Visita, raccogliere e conservare i relativi atti e la documentazione fotografica. Sarà importante programmare:
A. Il momento assembleare iniziale di preghiera per accogliere il Vescovo e affidare a Dio, alla Vergine Maria, ai Santi Patroni della Parrocchia, il cammino e il tempo della VP. Questo momento può essere una veglia, la liturgia delle ore, la liturgia della Parola. Dovrà essere sobrio, ma caldo e coinvolgente, evitando formalismi ed esteriorità;
B. L’incontro con il Consiglio Pastorale, oppure con l’Assemblea degli Operatori Pastorali, oppure un’Assemblea aperta a tutta la Comunità. In tale incontro, attraverso una relazione sintetica, si evidenzieranno al Vescovo gli ambiti della vita pastorale, sottolineando le esperienze in atto, i doni che il Signore ha fatto alla Comunità, le problematiche aperte su cui riflettere. Fondamentale è rispettare uno stile di franchezza, di familiarità e di verità, che dia la possibilità a ciascuno di essere accolto, di potersi esprimere, di poter dialogare con il Vescovo;
C. Gli incontri con gli altri ambiti della vita pastorale;
D. La visita nelle Comunità religiose maschili e femminili presenti nel territorio parrocchiale;
E. La conclusione della VP. Essa può avvenire nella celebrazione della Messa domenicale con la partecipazione ampia della Comunità. Al termine il Vescovo consegnerà al parroco e alla Comunità parrocchiale un dono a ricordo dell’evento.
F. In ogni Zona pastorale la Visita verrà conclusa con la Concelebrazione Eucaristica nella Concattedrale.

6. Organizzazione
Per un adeguato e fruttuoso svolgimento della visita nelle parrocchie, interverranno:
– Il Segretario della Visita, Don Pietro Rubini, sia per il calendario-programma della VP nelle Vicarie e nelle Parrocchie sia per gli aspetti liturgici;
– il Vicario generale, Don Raffaele Tatulli (Convisitatore), per l’aspetto pastorale;
– il Cancelliere vescovile, Don Fabio Tangari (Convisitatore), per gli aspetti canonici;
– l’Economo diocesano, Don Angelo Mazzone (Convisitatore), per gli aspetti amministrativi e patrimoniali.

La Vergine Maria, visitata nell’annunciazione e visitatrice a casa di Elisabetta, aiuti il nostro Vescovo a portare Gesù, il frutto benedetto del suo grembo, alle donne e agli uomini amati dal Signore, presenti nelle nostre città e Comunità cristiane.

don Pietro Rubini
Direttore Ufficio Liturgico
Segretario per la Visita pastorale