Luce e Vita - Testimoni

Ciò che manca di Guglielmo

2 agosto 2016-2021

murales guglielmo minervini
murales guglielmo minervini

Un omaggio a Guglielmo Minervini, ex assessore alla formazione della Regione Puglia, l’opera di street art realizzata a Palo del Colle (Bari) da Daniele Geniale

Guglielmo Minervini

Il 2 agosto di cinque anni fa terminava prematuramente, a soli 55 anni, la sua vita terrena Guglielmo Minervini (Molfetta, 22 gennaio 1961 – Bari 2 agosto 2016), docente di informatica, volontario, animatore di molteplici esperienze civiche ed ecclesiali, esponente di Pax Christi, sindaco di Molfetta, Consigliere e assessore regionale, fondatore della Casa per la Pace e dell’editrice la meridiana, autore di numerosi articoli e libri. È stato anche redattore del settimanale diocesano Luce e Vita, dove ha pubblicato importanti interviste e suscitato forti riflessioni su fenomeni più o meno evidenti della convivenza sociale ed ecclesiale.

Cosa manca di Guglielmo agli amici, alla Chiesa, alla Politica?
Lo abbiamo chiesto ad un amico e compagno di mille esperienze, Nino Messina:

nino messina

Nino Messina

“Guglielmo ci manca. Manca al cammino, manca al viaggio. Manca in tutte le dinamiche di movimento perché Guglielmo era un trascinatore, uno che indicava la strada. Guglielmo aiutava a misurare i bisogni, i bisogni di cammino e i bisogni di sforzo. I bisogni anche di salvezza che registravamo continuamente sul nostro territorio, da quando abbiamo fatto il doposcuola ai bambini a quando abbiamo aiutato i poveri con il nostro don Tonino Bello. È questa misurazione del bisogno che manca ancora oggi, perché c’è tanta indifferenza e Guglielmo manca anche a questa gestione della politica, all’individuazione dei bisogni.
Come Don Tonino ci insegnava eravamo innamorati delle persone infatti andavamo a cogliere ogni tipo di esigenza, ogni tipo di mancanza e Guglielmo era molto bravo a fare questo, fino ad arrivare appunto a inventarsi, da politico, le soluzioni. La misurazione del bisogno, la misurazione e l’analisi delle mancanze era in fondo un talento di Guglielmo nella sua attività pubblica.

Anche alla nostra Chiesa manca Guglielmo. Manca il suo scuotimento, la sua capacità di farci uscire dal torpore e dalla pigrizia associativa perché egli era essenzialmente un provocatore.
Questo mi viene di dire oggi. A me manca un amico, un fratello, con il quale ho vissuto bellissimi momenti di grande impegno, di grande emozione. Momenti anche di tensioni e momenti di ricerca della rivoluzione e ricerca della profezia, nell’accogliere, nell’ascoltare, nell’aiutare, nell’abbracciare le persone, i giovani, i poveri. La non violenza era lo stile e il non arrendersi mai era il metodo”.

E a proposito di ciò che manca di Guglielmo, leggiamo sui social i versi con cui lo stesso Nino Messina riassume il suo pensiero:

“manca tutto di te a questo tempo
il tuo camminare
il tuo persistere
il tuo orizzonte
manca tutto di te a questo fratello
le tue parole
la tua cura
il tuo affetto
manca tutto di te a questo futuro
le tue visioni
la tua pace
il tuo cuore”
Grazie Guglielmo. Ci manchi. Ci manchi tanto!
A cura di Luigi Sparapano