Per rischio meteorologico l’evento previsto per venerdì 17 luglio è rinviato a martedì 21 (da confermare)
“L’altra sorellastra, la più triviale, la chiamava Culincenere” (Perroult) e noi abbiamo scelto di raccontare l’aspetto più triviale della fiaba di Cenerentola, immaginandocela badante, donna delle pulizie, insomma tuttofare ai tempi del precariato. La nostra Cenerentola, o meglio Culincenere, racconta della dura vita di chi è costretto a fare lavori alienanti, ma non per questo rinuncia al sogno: la nostra Culincenere non è alla ricerca del principe azzurro ma della liberazione dalle oppressioni di un mondo del lavoro che sfrutta”.
La quarta serata di “E state in periferia”, promossa dall’AC della parrocchia S. Michele Arcangelo e dal Coordinamento cittadino, martedì 21 Luglio ore 20,00, sul sagrato della parrocchia S. Michele Arcangelo, in Ruvo, sollecita a riflettere sul tema della condizione della donna col linguaggio del teatro. La messa in scena de Il Fuoco di Culincenere, spettacolo a cura del collettivo autonomo Sangue Dirapa, composto da Daniele Diomede, Elisa Manzari e Angela Faniello, proporrà una rilettura della favola di Cenerentola ovvero Culincenere, la badante che deve occuparsi del marito disabile della matrigna, che come nella fiaba originaria, insieme alle sorellastre, maltratta la ragazza. Culincenere stanca, maltrattata e sottopagata scappa alla ricerca di un lavoro migliore…incontra così il Principe Azzurro, che nella nostra fiaba non è il proprietario di un castello, ma…
Lo spettacolo ci farà riflettere, attraverso il riso, sulle vicissitudini di Culincenere, una Cenerentola contemporanea alla ricerca della libertà.
La partecipazione è libera e saranno rispettate le norme di sicurezza previste.
Il coordinamento cittadino di AC