E’ dall’inizio del conflitto che da queste colonne (di Luce e Vita) invochiamo una richiesta di pace che parta dalla comunità russa, soprattutto dalle sorelle e dai fratelli cristiani, ortodossi e cattolici, verso le autorità politiche e militari che perpetrano la pazzia della guerra in Ucrania. E’ molto rischioso. Lo sappiamo e lo vediamo per come sono trattati i dissidenti. Ma vediamo anche le prime confessioni di soldati russi, arrestati e condannati per crimini di guerra, che si trovano di fronte a scenari non dichiarati prima dell’arruolamento.
La voce del Papa sembra ignorata del tutto.
Non vediamo altre vie che una pacifica sollevazione del popolo russo. Anche l’organizzazione Stopthewarnow lancia la medesima richiesta alla quale ci associamo e che rilanciamo:
“Ci rivolgiamo a voi, cittadine e cittadini di Russia, affinché chiediate al vostro governo di porre fine a questa ‘operazione militare speciale’ che causa morte, sofferenze e distruzioni. Gli Ucraini sono vostri fratelli, sono nostri fratelli come anche voi lo siete per noi.
Queste violenze stanno colpendo soprattutto i civili ed è per questo che ci rivolgiamo alla società civile. Riprendete, riprendiamo in mano il destino della nostra storia e chiediamo di fermare ogni forma di violenza.
Ve lo chiediamo in ginocchio a nome delle vittime: pretendete dal vostro governo la fine della guerra!
Pace. Fermiamo la guerra!”.
Chiediamo a tutte le Lettrici e Lettori di diffondere questo messaggio mediante i propri canali social, soprattutto Telegram, perchè si amplifichi la richiesta di pace.
Luigi Sparapano