“Oggi devo fermarmi in casa tua” (Lc 19,1-10), sono le parole che Gesù rivolge a Zaccheo. Questo incontro ha un messaggio molto importante per noi cristiani, Zaccheo nonostante tutto viveva un’inquietudine interiore: egli voleva vedere Gesù.
Credo che anche oggi in un mondo distratto e sempre in fretta, tanti ancora desiderano vedere Gesù e come Zaccheo sentono il bisogno di staccarsi dalla folla, prendere le distanze dai rumors del contesto e salire su un sicomoro e vedere Gesù che passa, ci guarda nel cuore e ci chiede di condividere la sua vita. È tempo, allora, di riscoprire la nostra fede, quel dono per cui ogni giorno Dio ci guarda e ci ama, è il tempo dei ricomincianti, di chi si ri-motiva nell’anima e vuole fare sul serio con Dio perché questo tempo non è la fine del cristianesimo ma di un certo cristianesimo; non è la fine della fede ma di una certa figura di fede. Dentro questo modo di interpretare il cambio d’epoca in corso, il cristianesimo che ci sta davanti non appare peggiore di quello che ci sta alle spalle. Come si fa a rimpiangere un cristianesimo dell’obbligo e dell’abitudine e non gioire per un cristianesimo della grazia e della libertà?
È preziosa, a questo proposito, una parola di Evangelii gaudium: «Il contesto dell’impero romano non era favorevole all’annuncio del vangelo, né alla lotta per la giustizia, né alla difesa della dignità umana. […]. Dunque, non diciamo che oggi è più difficile; è diverso. Impariamo piuttosto dai santi che ci hanno preceduto ed hanno affrontato le difficoltà proprie della loro epoca» (EG 263).
Oggi non è più difficile, è semplicemente diverso. È in questo quadro “diverso” che deve trovare il suo senso e la via del suo rinnovamento l’iniziazione cristiana nelle nostre parrocchie e, all’interno di essa, la catechesi.
Il senso di un piccolo laboratorio sulla fede, pensato assieme all’Ufficio Catechistico Diocesano, trova nell’espressione di un prete, il senso della proposta: «Noi continuiamo a dare i sacramenti a tutti e il vangelo a qualcuno. Siamo invece chiamati a dare il vangelo a tutti e i sacramenti a qualcuno».
Vogliamo prenderci del tempo, qui a Ruvo, nel nostro Istituto che ha appena compiuto il suoi 90 anni, per fare insieme qualche passo alla riscoperta della Fede in tre tappe. Destinatari sono giovani, giovani adulti, catechisti ed educatori di età compresa tra i 20 e 40 anni.
Il percorso si articolerà in tre incontri, presso il salone dell’istituto Sacro Cuore, c. so Jatta, 19 – Ruvo di Puglia:
Giovedi 5 Novembre ore 19.15-20.30
Venerdì 13 Novembre ore 19.15-20.30
Giovedì 17 Dicembre ore 19.15 alle 20.30
Vi aspettiamo, in sicurezza…
Suor Liberata Schiavello, fma