Ufficio catechistico

Buon anno formativo! Riparte l’anno catechistico (in sicurezza)

Editoriale del n.34 di domenica 25 ottobre 2020

Rinviati gli incontri cittadini con i Catechisti.

prima paginaBuon anno formativo carissimi catechisti e educatori della nostra diocesi. In sicurezza: gel igienizzante, spazi ampi e mascherine colorate per i più piccoli, riprendiamo a dare una mano allo Spirito di Dio e ad accompagnare i più piccoli alla scoperta del volto di Dio. Riprendiamo a guardarci negli occhi e a testimoniare, non più filtrati dallo schermo di un pc (o forse ancora, date le restrizioni, ndr), che è bello essere educatori e catechisti nella comunità cristiana. Sì, perché è nella Chiesa che si fa l’esperienza del Risorto e della sua forza d’amore, non da soli come lupi solitari o attingendo alla nostra sola “bravura ed esperienza”. Il Signore ci vuole belli, non bravi, perché il bello è calamitico, attira a sé; per questo la Notizia del Vangelo, prima ancora di essere una buona notizia, è una bella notizia e noi ne siamo i primi affidatari.
Buon anno formativo carissimi catechisti e educatori della nostra Diocesi, non scoraggiatevi se nel gruppo siete in pochi o si fa fatica a stare con i ragazzi. È vero che forse i tempi sono più complicati, ma stare con i ragazzi è un dono, ci aiuta a capire questo nostro mondo, ad amare meglio la gente, ad aiutare di più la Chiesa a essere credibile, a divenire famiglie più responsabili, a scoprirci di più discepoli inviati, a non far prevalere il calcolo sulla gratuità.
Buon anno formativo carissimi educatori e catechisti perché possiate con pazienza essere nella parrocchia facilitatori della Grazia di Dio, il quale ha per ciascun ragazzo un disegno d’amore per fare della vita di ciascuno un capolavoro. Nel suo racconto Pilota di guerra (1942) Antoine de Saint-Exupéry osserva che un mucchio di pietre smette di essere tale nel momento in cui una sola persona inizia a contemplarlo e a immaginare, nel proprio intimo, una cattedrale. Al nastro di partenza immaginiamo qualcosa di bello e noi sentiamoci scelti da Dio.
Infine, carissimi catechisti e educatori, buon anno formativo senza l’ansia da prestazione perché possiamo fare tesoro anche delle salite che il cammino può riservarci e sappiate sempre essere amici tra di voi e con i ragazzi. Come non ricordare la raccomandazione che sant’Agostino nel suo De catechizandis rudibus fa ai suoi catechisti? «Se ci dà fastidio il ripetere continuamente come a dei bambini cose trite e ritrite, vediamo di adattarle con amore, paterno, materno e fraterno, ai nostri uditori e in questa unione di cuori finiranno per sembrare nuove anche a noi. Quando ci si vuol bene, e tra chi parla e ascolta c’è una comunione profonda, si vive quasi gli uni negli altri, e chi ascolta si identifica in chi parla e chi parla in chi ascolta. Non è vero che quando mostriamo a qualcuno il panorama di una città o di un paesaggio, che a noi è abituale e non ci impressiona più, è come se lo vedessimo per la prima volta anche noi? E ciò tanto più quanto più siamo amici; perché l’amicizia ci fa sentire dal di dentro quel che provano i nostri amici»

L’èquipe dell’Ufficio Catechistico diocesano