La prima traccia di attività confraternale presso l’omonima chiesetta del Calvario risale al 1822, anche se dai carteggi risulta che lo statuto fu approvato nel maggio del 1823 da Ferdinando I d’Austria.
Lo zelo dei primi congregati, il rilancio del culto della Vergine, la possibilità di vedere ripristinata la piccola chiesetta crocevia di pellegrini che transitavano nella periferia e verso Sovereto, convinse il napoletano Filippo Giudice Carracciolo (1820 -1833), vescovo di Molfetta, ad affidare la chiesa al nuovo sodalizio che provvide al restauro, a dare un ulteriore impulso al culto mariano e a commissionare al maestro Volpe la statua in legno di tiglio.
Oggi, come ieri, i confratelli con la mozzetta bianco latte ripartono dall’evento del bicentenario per riappropriarsi della loro missione storica che – come ricorda il padre spirituale don Nino Prisciandaro e il priore Leonardo Tedeschi – non è solo di rappresentanza e di folclore ma consiste soprattutto in un percorso di fede e di carità.
L’appuntamento è per il 7 aprile alle 19.00 al Calvario, presso la chiesa di Santa Maria della Stella
Dopo la S. Messa celebrata dal Vescovo, S. Ecc. Mons. Domenico Cornacchia e la relazione del dott. Francesco Di Palo, ci sarà la presentazione dei lavori di restauro che hanno riguardato l’effige sacra e la base processionale.