Migrazioni e Nuova Evangelizzazione

di Giuseppe de Candia

“Migrazioni e nuova evangelizzazione’ il tema della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012, «chiama la Chiesa ad una nuova evangelizzazione anche nel vasto e complesso fenomeno della mobilità umana, intensificando l’azione missionaria sia nelle regioni di primo annuncio, sia nei Paesi di tradizione cristiana», ha detto il Papa nel suo messaggio. Rinnovare la nostra vita, risvegliare l’entusiasmo di una fede giovane e matura, annunciare la novità del Regno, proclamare il Vangelo ad ogni creatura, è l’invito pressante del Santo Padre.

A Corinto San Paolo ricordava alla Comunità Cristiana: «Annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9, 16).

La globalizzazione fa incontrare popoli diversi, diverse culture, facilita la comunicazione, abbatte le frontiere, perché il povero va dove c’è il pane e vuole abbattere sofferenze, violenze, fame. Tutto questo determina poi la frammentazione dei linguaggi: la società diventa sempre più multietnica e multiculturale e trova difficoltà a creare dialogo tra le identità e le differenze.

Ciò non toglie che vi sono fondati rischi di «cancellare Dio e l’insegnamento della Chiesa dall’orizzonte della vita, mentre si fanno strada il dubbio, lo scetticismo e l’indifferenza, che vorrebbero eliminare persino ogni visibilità sociale e simbolica della fede cristiana».

In questo contesto storico culturale può capitare che i migranti che hanno conosciuto Cristo Gesù, nel nuovo contesto possano pensare che la fede non è più valida ed incidente nella vita. «Qui la Chiesa è posta di fronte alla sfida di aiutare i migranti a mantenere salda la fede, anche quando manca l’appoggio culturale che esisteva nel paese di origine, individuando anche nuove strategie pastorali, come pure metodi e linguaggi per una accoglienza sempre vitale della Parola di Dio».

Il Santo Padre ricorda il ruolo decisivo degli Operatori pastorali, sacerdoti, religiosi, laici per un lavoro intelligente e concreto in comunione con i loro Ordinari e la necessità di comunicazione e di cooperazione tra le Chiese di origine, quelle di transito e quelle d’accoglienza.

Una considerazione speciale Il Santo Padre chiede per i rifugiati che chiedono asilo, essendo fuggiti da violenze e persecuzioni. Ad essi bisogna offrire accoglienza, rispetto della loro dignità e dei loro diritti, nonché chiedere il rispetto dei loro doveri. «Le comunità cristiane riservino particolare attenzione per i lavoratori migranti e le loro famiglie, attraverso l’accompagnamento della preghiera, della solidarietà e della carità cristiana».

Il Santo Padre esorta a tenere presente «la situazione di numerosi studenti internazionali che affrontano problemi di inserimento, difficoltà burocratiche, disagi nella ricerca di alloggio e di strutture di accoglienza».

Il Messaggio del Papa Benedetto XVI, di ampio respiro culturale e religioso, che educa formando uomini pronti per il nostro tempo, cristiani aperti al Dono dello Spirito, generosi messaggeri di pace e di speranza ci aiuti a vivere profondamente la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2012.