Il cuore della Chiesa particolare

di Mons. Luigi Martella

È un appuntamento annuale di grande significato la Giornata diocesana per il Seminario. Da qualche anno è fissata nella penultima domenica di gennaio, allorché liturgicamente siamo condotti agli inizi del ministero pubblico di Gesù, il quale, dopo aver annunciato l’imminenza del Regno di Dio e la necessità della conversione, chiama alla sequela i primi apostoli per farli diventare ‘pescatori di uomini’ (cf Mc 1, 14-20).

Nasce così il ‘primo seminario’ intorno al divino Maestro. Da allora, il Signore non smette di chiamare giovani disposti a condividere con lui la missione di salvezza affidatagli dal Padre.

Le testimonianze storiche ci dicono che nella nostra diocesi, già a partire dal Concilio tridentino, furono poste le premesse per l’erezione di un Seminario. Sicché, da secoli, la venerata istituzione accoglie e forma chierici in vista del ministero presbiterale. Quante generazioni di sacerdoti sono passate da questo benemerito ‘luogo’, e quanta grazia di Dio è stata riversata nelle nostre comunità cristiane attraverso la carità pastorale di qualificati e santi pastori di anime!

Il primo sentimento, perciò, che deve accompagnare tutti noi, in questa giornata, è quello della gratitudine al Signore per il dono del sacerdozio. Ma, inevitabilmente, il nostro pensiero e la nostra premura si rivolge al Seminario di oggi. Esso si compone di 9 ragazzi di scuola media, 14 di scuola superiore e 10 di teologia. Si tratta di un bel gruppo che lascia ben sperare, affidato alle cure di ottimi educatori i quali profondono energie preziose per il discernimento e la crescita umana e spirituale dei nostri futuri sacerdoti. Scrivono i Vescovi italiani in un recente documento: «Per la sua particolare identità, il seminario è giustamente ritenuto il cuore della Chiesa particolare. Come tale, è posto al centro della sua preghiera, della sua sollecitudine e della solidarietà anche economica» (La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme, n. 62).

Le vocazioni, infatti, hanno bisogno di silenziosi intercessori presso il ‘Signore della messe’ (cf Mt 9, 38). Soltanto la preghiera riesce a far sì che la voce di Dio sia percepita. Insieme alla preghiera è necessario un impegno educativo da parte delle famiglie e delle comunità cristiane, ma diviene importante, soprattutto, la testimonianza appassionata e contagiosa dei sacerdoti.

Alla preghiera e alla testimonianza oso aggiungere la richiesta di un contributo economico per aiutare i nostri giovani che si preparano alla vita sacerdotale, anche in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo.

Vi esorto di tutto cuore. Voi, comunità parrocchiali e famiglie cristiane, fedeli tutti capaci di comprendere, di pregare e di donare: abbiate cuore per il nostro Seminario!

Per tutti il Signore riservi una speciale e abbondante benedizione.

 

+ don Gino, vescovo