Giornata diocesana dei giovanissimi e giovani a Ruvo

Tutti i giovanissimi e giovani della diocesi a Ruvo, sabato 23 marzo.

Gesù disse: ‘Andate e fate discepoli’. ‘Andare’ non significa restare in parrocchia o collaborare in associazioni di buon volontariato. Andare significa ‘partire’ dai nostri personali slanci di buona volontà per ‘abbracciare’ la quotidianità, le complesse situazioni familiari e sociali, dunque ‘sporcarsi’ le mani e i piedi, ma senza ‘infangarsi’. Perché prepararsi alla GMG mondiale attraverso quella diocesana? Semplicemente per entusiasmare e vivere l’amore cristiano che si esprime nello stare insieme crescendo alla temperatura del dialogo autentico. L’amore cristiano non è una realtà che si trasmette semplicemente attraverso convegni, interminabili riunioni, programmi, incontri in piazza, spettacoli. Tutto questo se manca di dialogo autentico, che solo l’Amore cristiano può dare, non può fare altro che schiacciarci e produrre stress ulteriori. Giovani amici , sganciamo tutti i pesi della quotidianità e ‘prepariamoci’ per avere il coraggio di lasciarci cadere nelle braccia di chi ci vuole bene, nelle braccia di Cristo. Questo significa semplicemente avere più tempo per l’amore di Dio e cioè per la preghiera che è dialogo con Dio. Ho sentito dire che prepararsi è Amare con la A maiuscola ma anche ‘servire senza servirsi’. Amare Gesù è amare quello che di bello c’è nell’altro; Che cosa c’è di bello nell’altro ? Direbbe Sant’Agostino: la creatura è espressione del Creatore. In parole semplici bisogna riconoscere Dio che è in noi e nell’altro!!!
. Preparare è camminare verso la libertà dalle catene del compromesso con i ‘potenti’, dai sottili ricatti, dagli acuti inganni, dal protagonismo. Guidare è lavare i piedi purificandoli dalle immondizie che si trovano durante il cammino. Prepararsi è lasciarsi catapultaredove e come il Signore vuole con entusiasmo, non seguendo le nostre fantasie o calcoli meritori. Questo è preparare e prepararsi. Insomma al posto di consumare caffè, affittare locali, produrre discorsi, distribuire bollettini, organizzare eventi, pubblicizzare concerti, facciamo meglio a educarci per educare pastori, dottori, apostoli, profeti, secondo il cuore di Cristo. Essere immagine e somiglianza di Cristo è saper coniugare nella propria vita questi due verbi eucaristici spezzare e versare. Dunque spezzare e versare la propria vita. Ricordiamo qualche esempio: San Paolo, che molto cammina e incontra bene la bontà delle persone; Maria con gli Apostoli pregano insieme nel cenacolo. La preparazione vera è la missione, cioè il coraggio di andare e seminare entusiasmo con le mani, non zizzania con la bocca. Sapete bene che tutte e due crescono, ma l’una è destinata ad essere bruciata, l’entusiasmo per essere dato come cibo che dà forza per il grande mandato che è: amare, liberare, guidare,  morendo come il seme caduto nella terra buona, per dar vita ad un grande albero, il discepolato. Questo è prepararsi per andare e fare discepoli. La domanda che nasce dalla preghiera è: come vivere il discepolato in due o tre ore senza appesantire le menti e i cuori ? Abbiamo pensato al raduno in piazza, perché ci vuole coraggio per uscire ‘ e il discepolo deve avere coraggio. Il discepolo non resta, ma cammina per testimoniare. Allora non si può restare in piazza semplicemente ad assistere, conoscere e battere le mani. Importante è camminare insieme, marciare per testimoniare con gioia, cosa? L’entusiasmante Amore di Dio, che ogni discepolo contempla. Anche noi contempleremo lo stesso Amore durante la veglia di preghiera. Infine come i discepoli non stanno nel cenacolo solo per pregare ma per condividere in modo familiare, anche noi con la proposta spettacolare di un momento agapico e teatrale vogliamo semplicemente dimostrare che siamo una bella, semplice e grande famiglia.
In bocca al lupo e grazie a tutti.

don Gaetano Bizzoco