In questa V Domenica di Pasqua, la Parola di Dio risuona con tutta la sua ricchezza e forza, contattando il desiderio più profondo che abita il cuore dell’uomo: amare ed essere amato. Perché la nostra vita ha senso solo se si gioca dentro un’appartenenza, anelito e nostalgia, spirale di sguardi e volti, dentro la quale camminare, sorridere, gioire, soffrire, cadere e rialzarsi, ogni giorno. Il Signore conosce profondamente il cuore dei suoi, ogni cuore e, attraverso i discepoli, consegna ad ogni uomo e donna, di ogni tempo, il segreto per rendere la vita gravida di eternità! Solo l’Amore resta, oltre la morte, più forte di ogni morte! Lo abbiamo celebrato solennemente poche settimane fa, lo celebriamo ogni domenica, Pasqua della settimana, perché la Sua Vita donata in noi, dal giorno del Battesimo, ci renda sempre più sua stabile dimora, appartenenza nell’Amore! Questo fa di noi annunciatori instancabili di Dio e delle meraviglie che compie attraverso di noi. Sei disposto a credere a questo Amore? “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. Un comandamento nuovo ci dona Gesù: non un obbligo o ingiunzione, ma roccia sulla quale dare fondamento alla propria esistenza, misura senza misura! E già ci chiede, come sempre ai suoi, di andare oltre, più in là: ricordandoci che il nostro specifico, come cristiani, non è amare… Tutti lo fanno! Ma amare come Lui, al modo Suo, nel Suo stile, che è prossimità, accoglienza e donazione senza riserve: anche a costo di tribolazioni. Non calcolo ma gratitudine, non egoismo e indifferenza ma cura e premura, desiderio di comunione nella reciprocità. Appunto amare e lasciarsi amare! Solo così la Sua Vita in noi, “tenda di Dio con gli uomini”, allargherà lo spazio del nostro cuore, rendendoci capaci di contemplare e annunciare, quei cieli e terra nuovi, verso i quali siamo in cammino, come corpo di Cristo, nel grembo della Chiesa, sposa e madre, in attesa del compimento alla fine dei tempi!
a cura di Suor Valeria Labalestra