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Luce e vita - Spiritualità

Non temere di prendere con te Maria – IV Domenica di Avvento

18 dicembre 2022

Il testo evangelico (Mt 1,18-24) è forse l’unico all’interno di tutti i vangeli in cui la figura di Giuseppe è decisamente centrale. Così questa domenica, tutta ormai tesa alla nascita del bambino, offre l’occasione, più unica che rara, per riflettere sulla figura di Giuseppe e su ciò che ha da dirci sulla paternità. Riflessione inconsueta visto che nella tradizione egli è rimasto sempre in secondo piano rispetto alla figura di Maria e paradossale poiché egli fu padre di Gesù ma non secondo la carne.

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Dinanzi a te io mando il mio messaggero. III Domenica di Avvento

11 dicembre 2022

La pazienza è l’arte di vivere l’incompiuto, l’inadeguato e la parzialità. La preghiera ebraica che recita: “Io credo con fede piena e perfetta alla venuta del Messia e, benché tardi, io l’attendo ogni giorno” esprime l’idea di pazienza insita nell’attesa. Nel “benché tardi” vi è la drammaticità dell’incompiuto e dell’irredento sperimentati nel quotidiano. La pazienza, necessaria per chi vive nella storia l’attesa del Regno, va esercitata nei confronti di Dio, della chiesa e di se stessi.

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Prepariamo la venuta del Signore. II Domenica di Avvento

4 dicembre 2022

Le letture della seconda domenica di Avvento dell’annata A convergono nel consegnare un messaggio centrato sul Messia: il Messia è colui su cui si posa lo Spirito di Dio con i suoi doni (Is 11,1-10); Gesù il Messia è colui che, secondo la parola della Scrittura, ha adempiuto le promesse di Dio fatte ai padri (Rm 15,4-9); il Messia, colui che battezzerà in Spirito santo e fuoco, è il più forte annunciato dal Battista (Mt 3,1-12).

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Ricominciare. I Domenica di Avvento

27 novembre 2022

La prima domenica di Avvento fa sempre risuonare l’annuncio della venuta gloriosa del Signore. E questo annuncio va colto nella sua portata globale dall’insieme delle tre letture proposte dalla liturgia eucaristica: Antico Testamento (Is 2,1-5), Epistola (Rm 13,11-14a), Vangelo (Mt 24,37-44). Diversi sono i temi che le tre letture concorrono armonicamente a presentare e che forniscono materia per una revisione di vita così come per catechesi e predicazione. Fondamentale è la presentazione dell’evento escatologico al centro di questa domenica e di tutto il tempo dell’Avvento.

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L’altro malfattore, figura del discepolo

Domenica 20 novembre

Condizione indispensabile per incontrare e aiutare l’altro nella sua sofferenza, è condividere qualcosa della sua impotenza e debolezza. Scrive Bonhoeffer: “Cristo non aiuta in forza della sua onnipotenza, ma in forza della sua debolezza e della sua sofferenza … La Bibbia rinvia l’uomo all’impotenza e alla sofferenza di Dio; solo il Dio sofferente può aiutare”. La regalità di Gesù capovolge dunque la logica di potenza che regge le regalità umane.

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Occasioni evangeliche

Domenica 13 ottobre 2022

Volgete questa situazione in occasione per vivere il vangelo, per amare chi non vi ama, anzi vi odia. Non rispondete al male con il male, ma cogliete queste inimicizie come occasione di vivere il vangelo. Queste sono le occasioni evangeliche per eccellenza, quelle in cui si può davvero mettere in pratica l’amore per il nemico. Non solo Gesù non sta parlando della fine del mondo, ma sta parlando del quotidiano che attende ogni cristiano.

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Credere l’incredibile

Domenica 6 novembre 2022

La fede nella resurrezione è uno scandalo che si oppone all’ovvietà della morte. La resurrezione è tutto fuorché ovvia. È l’incredibile per eccellenza, e dunque il vero contenuto della fede che chiede di credere l’incredibile. La fede cristiana è fede nella resurrezione e la fede nella resurrezione è, tout court, la fede cristiana. Fede che Cristo è risorto dai morti e fede che i morti risorgeranno in Cristo.

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Un incontro di desideri

Domenica 30 ottobre

L’identità di una persona è fatta di numerosi strati, ma ciò che rimane basilare è l’umanità di ogni persona. E Zaccheo fa parlare proprio la sua umanità: non è in quanto ricco o socialmente importante che sta cercando di vedere Gesù, ma in quanto abitato dal desiderio di una conoscenza profonda di Gesù. Nemmeno Gesù si ferma al giudizio esteriore che potrebbe rinchiudere Zaccheo nel cliché del peccatore, ma manifesta il suo desiderio di incontrarlo, di avere comunione con lui. Luca ci presenta così l’incontro del desiderio di Dio e del desiderio dell’uomo, che è, per entrambi, desiderio di salvezza.

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Quale sguardo sull’altro?

25 settembre 2022

Il povero, colui che noi chiamiamo tale, è sempre anche colui che sentiamo inferiore a noi. Non c’è bisogno che sia un mendicante, un immigrato, un rifugiato, un Rom, una persona di colore: povero è chiunque riteniamo o sentiamo inferiore a noi, chi percepiamo come più debole, anche se è un fratello, una sorella della nostra stessa comunità cristiana. Dunque: quale responsabilità accetto di assumere nei confronti di chi è debole, meno munito di me?

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La discriminante nella sequela

Domenica 18 settembre

Gesù pone un insanabile contrasto tra “servire Dio e servire il denaro”: questa affermazione resta una spina nel fianco di cristiani e chiese ricche che vivono in una società opulenta. Il vangelo non dà ricette, ma la domanda va almeno fatta risuonare: l’abbondanza di mezzi economici, la potenza di mezzi culturali non rende forse illusoria la sequela Christi? E non la rende anche poco credibile?