“Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e a tutto il popolo belga. Mai come ora dobbiamo essere vicini e solidali. Mai come ora siamo chiamati a creare ponti di incontro e non muri. L’obiettivo di questi criminali è innalzare muri e diffondere odio e paura e invece noi dobbiamo dire no a questa logica”. Parole di “condanna totale a chi usa la religione per diffondere morte e terrore” sono espresse da Ezzedine Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Unione delle comunità islamiche italiane. “Non si deve legare la violenza, la criminalità e il terrorismo ad una fede religiosa. Il terrorismo – afferma l’imam – non ha una fede, non ha colore politico, non ha lingua e dobbiamo essere uniti di fronte a questa ondata di terrorismo per non cadere nella trappola di questi criminali che vogliono prenderci tutti in ostaggio delle loro azioni. Andare oltre oggi significa che laddove c’è dialogo, bisogna rafforzarlo, laddove ci sono iniziative di incontro, bisogna promuoverne di più. Solo così possiamo dare una risposta efficace contro questi criminali. Non ho alcun dubbio che gli italiani sono un popolo intelligente e sanno distinguere”.
Shawki Ibrahim Abdel-Karim Allam, Gran Mufti d’Egitto, era stato invitato a partecipare questa mattina a un’audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo sul tema del dialogo interreligioso e interculturale. Gli attentati all’aeroporto e alla stazione metro di Maalbeek, quest’ultima a due passi da Commissione e Parlamento Ue, hanno ovviamente cambiato i programmi. All’interno delle sedi istituzionali Ue, tutte concentrate nello stesso quartiere, attorno al rond-point Schuman, c’è l’ordine di non lasciare gli uffici. Le strade, a partire da Rue de la Loi, che attraversa longitudinalmente il quartiere europeo, sono presidiate dalle forze dell’ordine. Grande spiegamento di polizia ed esercito. Continuano le operazioni di soccorso ai feriti, mentre i corpi delle vittime vengono trasportati via, da aeroporto e metro, con autoambulanze e carri funebri. La città è attualmente paralizzata: fermi i mezzi pubblici sotterranei e di superficie, chiuso l’aeroporto e sotto sorveglianza le stazioni; scuole e uffici evacuati. “Venendo in ufficio questa mattina mi ero accorta di un gran movimento di polizia a sirene spiegate ma mi sono resa conto dell’accaduto solo una volta che ho guardato i siti d’informazione con lo smartphone”, spiega una funzionaria parlamentare. “Io sono venuto in ufficio prestissimo – aggiunge un eurodeputato – e ho capito della gravità della situazione solo guardando la tv. Ora qui è tutto un caos e si respira tanta paura”.