Si affaccia sul Mediterraneo, don Tonino Bello. In gioventù lo solca a bracciate, da vescovo lo attraversa con arche di pace.
Il mare nostrum è anche di altri fratelli e sorelle come noi: luogo di scambi culturali, economici, sociali. Di relazioni conviviali. Non tomba di migranti. Meno che mai, sacello di profughi trafficati!
Ora come allora: cento giovani provenienti da vari paesi europei sognano “un mare di ponti”. Che unisca sponde e popoli diversi. Pelle salata e sudata di vario colore. Diversi profumi di umanità. Lo stesso cuore.
Attraversano, i giovani, la via francigena: dall’11 al 14 agosto. La pace come sentiero. Che sbocca, a mo’ di estuario, dove la terra di Puglia si tuffa nei mari. Dove sorgeranno le piattaforme petrolifere a sporcare il corallo bianco! Dove urge custodire il creato! Non ultime… le creature.
Al Capo di Leuca, “un grido di carta”. Nella società liquida che non sa leggere le parole e stenta a riconoscere i volti. Dove l’umanità collassa, il sole eclissa, e la “primavera araba” muta in “inverno rigido come la morte”.
Ecco l’acuto rivolto dai giovani ai loro governanti, per dare spazio al futuro nel Mediterraneo: dialogo… sviluppo… pari opportunità… solidarietà internazionale… accoglienza… e soprattutto… liberi confini per chi fugge dalla violenza e dalla condizione subumana.
Parole pesanti! Acuto sacrosanto! Rilanciato da un vescovo giovane e attento ai giovani come mons. Vito Angiuli. Da una cordata di sigle che contano, e da altre che amano. Un insieme di enti istituzionali e di agenzie culturali che animano i “tavoli della convivialità”, dove cento giovani europei – e quanti altri vorranno aggiungersi per emulazione – si ciberanno di pane e di sogni, per moltiplicarli; e da cui già spiccano il volo colombe che anelano a un’umanità migliore. Sotto lo sguardo ammirato di Pax Christi, Comunità di Sant’Egidio, Focsiv, Migrantes, Fondazione don Tonino Bello, Parco culturale ecclesiale ‘De finibus terrae’: dove la terra finisce e comincia la speranza.
«Sentinella, quanto resta della notte?», al modo di Isaia.
«Resta proprio poco della notte, dove prendono vita i sogni diurni dei giovani». Parola di don Tonino Bello! Vescovo santo che danza la vita intorno a Cristo, riconoscendolo nei poveri cristi.
La carta di Leuca: un mare di ponti
di Renato Brucoli
